In un centro commerciale, con uno degli addetti alla sicurezza che l’ha fermata in strada, ma la ragazza ha reagito con calci e pugni
Una rapina andata a male e con tanto di aggressione. Il problema è che a tentarla questa rapina, perché è stata impedita e sventata, è stata la figlia di una persona famosa. Di un ex Miss Italia tanto amata dagli italiani come Nadia Bengala. Già la figlia della presentatrice e attrice è stata beccata mentre ha provato a portare via dall’Upim di via Gioberti a Roma alcuni vestiti, per poi prendersela con l’addetto alla sicurezza e tentare di fargli di tutto e di più.
Era un po’ di tempo che la siracusana Nadia Bengala non faceva parlare di sé e stavolta non c’entra nulla, il problema arriva dalla figlia che ha fatto in qualche modo tornare in auge il nome della mamma perché è stata arrestata. Lei si chiama Diana Schivardi, ha 27 anni, e ha tentato di rubare oggetti e abiti per un valore commerciale di 212 euro.
La Bengala erano anni che non aveva più notizie della figlia Daria
La ragazza è riuscita a staccare le etichette anti-taccheggio da 18 articoli, poi ha nascosto l’intera refurtiva in una busta di plastica e in una borsa. Ce l’aveva quasi fatta, quando gli addetti alla sicurezza l’hanno fermata. “Vuoi vedere come ti aspetto fuori e ti ammazzo?”, avrebbe detto al titolare del magazzino, per poi inveire e dire di tutto al povero vigilante che stava cercando di fare il suo lavoro: “negro di me…a vattene al tuo paese”, avrebbe urlato prima di sferrare “pugni all’altezza del petto” e “calci indirizzati agli arti inferiori”.
La sua reazione al fermo ha purtroppo aggravato la sua situazione, tanto che le minacce e la violenza hanno aggiunto nuove accuse: rapina e minacce aggravate dalla finalità razziale. Per questo motivo il pm Gianluca Mazzei ha chiesto che l’arresto nei suoi confronti venga convalidato. E non è la prima volta che Diana Schivardi, la figlia dell’ex Miss Italia Nadia Bengala si mette nei guai. “Non ho più notizie di mia figlia”, aveva riferito proprio di recente la Bengala. E forse questo era il modo peggiore di averle.