In che modo la Cina è riuscita a diventare campione mondiale di auto elettriche: la risposta è davvero sorprendente.
Non ci sono davvero dubbi, la Cina è da sempre la patria dell’auto elettrica e da quasi un decennio è il Paese dove le vetture full electric hanno raggiunto le 5,5 milioni di vendite nel 2022, rappresentando circa la metà di tutte le immatricolazioni globali.
Stando a questa situazione, nel caso in cui le cose dovessero continuare ad andare cosi, gli analisti pensano che le consegne cinesi di auto alla spina rappresenteranno il 60% della quota mondiale delle vendite nel 2023, con 14 milioni di immatricolazioni.
Insomma un vero e proprio record assoluto, ma la domanda che i più curiosi non possono fare a meno di porsi è la seguente: come si è arrivati a questo punto? Quali sono i fattori che hanno inciso.
Auto elettrica, in Cina il mercato continua a riscuotere un grande successo
Come detto prima, la Cina ormai da un decennio è a tutti gli effetti la patria delle auto elettriche e i motivi che hanno permesso che questa cosa potesse andare per il verso giusto sono diversi.
Incentivi per tutti
Il primo punto che a favorito il tutto sono stati gli incentivi e in particolare un programma decennale di sovvenzioni nazionale che ha regalato agli automobilisti un rimborso di 60.000 yuan (quasi 7.450 euro) sul prezzo della loro vettura elettrica. Ma non finisce qua, dal canto suo anche Pechino ha eliminato la tassa del 10% sull’acquisto di veicoli puliti con listino inferiore ai 300.000 yuan (poco più di 37.000 euro): un’agevolazione valida fino al 2025 e che passerà al 5% nel biennio 2026-2027.
Tra colonnine e Tpl
Altra cosa è la certezza di come la Cina possa vantare una rete di ricarica diffusa e con standard validi su tutto il territorio, sono infatti presenti delle colonnine che hanno le stesse prese e possono essere utilizzate da ogni automobilista. A fine maggio, il Paese contava 6,36 milioni di hub: più di qualsiasi altra zona al mondo. Neanche a dirlo, i punti di ricarica sono stati installati anche grazie a incentivi.