La frutta è uno degli alimenti chiave di un’alimentazione sana ed equilibrata grazie al suo alto contenuto di sostanze utili all’organismo
Il caldo fa venir voglia di cibi freschi e dissetanti, soprattutto di frutta, anche perché la natura in estate ci offre le varietà più gustose e colorate. Ma la frutta, considerata naturalmente un alimento salutare, è veramente consigliata a tutti senza limiti e differenze?
In generale la frutta fa bene, è ricca di vitamine, minerali e altre molecole salutari fondamentali quali per esempio gli antiossidanti. Ma contiene naturalmente fruttosio, che è uno zucchero. Sappiamo con chiarezza che mangiare troppi zuccheri non va bene per la nostra salute, neanche nel caso fossero solo quelli contenuti naturalmente negli alimenti.
La frutta è un alimento ricco di vitamine e sali minerali e rientra fra i cibi crudi che mantengono inalterate le proprietà enzimatiche. Gli enzimi vivi all’interno dei cibi sono molto importanti perché nutrono i tessuti del corpo rigenerandoli. Ma mangiarne troppa non fa sempre bene e può anche far ingrassare, senza contare che per alcune categorie è ancora più importante non eccedere con il consumo. Questo perché la frutta è soprattutto ricca di glucidi, in primis fruttosio e poi glucosio. Proprio il fruttosio è spesso al centro di numerosi studi, anche contrastanti, per capire bene il suo metabolismo. Viene usato anche nei prodotti industriali, spesso proprio in quelli dietetici, ma comunque il suo consumo eccessivo e prolungato può portare al deposito di grasso viscerale e l’insorgenza di obesità e diabete.
Ma allora chi soffre di glicemia alta può mangiare frutta? Avere la glicemia alta significa avere troppo glucosio nel sangue, ma eliminare del tutto la frutta, a meno di chiare indicazioni del medico, non è una buona soluzione. Mangiare frutta e verdura è sempre salutare, meglio sceglierla di stagione per assicurarsi un alimento più ricco di nutrienti e diversificando il più possibile il tipo di frutto per beneficiare di tutte le differenti proprietà nutrizionali. Ma chi soffre di diabete deve imparare a scegliere la frutta col minor contenuto di fruttosio, responsabile dell’innalzamento della glicemia, perché il contenuto di zuccheri può variare considerevolmente tra le diverse varietà.
Luce verde per mele, pere, agrumi, fragole, ciliegie, pesche, albicocche, kiwi, avocado e frutti di bosco. Invece sono da razionare opportunamente melone, uva, fichi, banane, frutta essiccata e sciroppata a causa del loro contenuto particolarmente zuccherino.
Altri aspetti importanti da valutare nella scelta della frutta per i diabetici sono il grado di maturazione del frutto, il suo contenuto di fibre e la sua modalità di assunzione. La frutta acerba contiene percentuali minori di zucchero, per cui è da preferire al suo corrispettivo più maturo, che invece contiene naturalmente più zuccheri, la presenza di più fibra, poi, aiuta ad abbassare il picco glicemico, ne sono maggiormente ricche le mele, la mela cotogna, le arance e le fragole, mentre la cottura o la disidratazione della frutta ne determina la perdita di buone quantità di acqua, aumentando la concentrazione di zuccheri.
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