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Curiosità

Come riconoscere un buon vino: ecco i cinque indizi preziosi

Degustare il vino è un’arte, apprezzarlo è un esercizio più semplice, e saperne riconoscere pregi e difetti è meno difficile di quello che possiamo pensare  

Un sommelier sa leggere le caratteristiche del vino in modo rapido, avendo affinato con il tempo precise competenze che consentono di carpire in pochissimi secondi segreti e caratteristiche di mille tipologie di vino differenti. Ma con piccoli accorgimenti e un pizzico di esperienza anche per noi potrebbe risultare più facile del previsto capire se quella bottiglia che stiamo per stappare farà una buona riuscita oppure no.

Come riconoscere se un vino è andato a male – Notizie.top –

Quello del vino Made in Italy, nonostante le ultime decisioni prese dalla UE sulle etichettature, è uno dei settori dell’economia più floridi, che genera un fatturato di 14,5 miliardi di euro l’anno, con un export di 7,1 miliardi. Più di un italiano su due (30 milioni di italiani) è consumatore di vino, e precisamente il 55% della popolazione italiana adulta (il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine).

Un piacere molto italiano

Il vino sta guadagnando sempre più i favori della gente e, con questa, anche l’attenzione dei mezzi di comunicazione. Un prodotto che fino a qualche decina di anni fa sembrava essere destinato a un ruolo marginale, sia dell’economia sia della cultura, sta diventando un vero e proprio fenomeno di massa, ma che, almeno in Italia, ha sempre fatto parte della nostra cultura gastronomica. Riconoscendo sempre i rischi dell’abuso di alcol, un buon bicchiere di vino può aiutare a immergersi nei sapori, negli aromi e nel gusto della tradizione vinicola italiana. Ma come riconoscere se quella che stiamo per stappare sia una bottiglia di un buon vino? Ci sono segnali, indizi, o forse dovremmo chiamarli sintomi, che ci dicono quando una bottiglia di vino non è buona. Quando il vino al suo interno non dovrebbe essere bevuto né utilizzato per altre preparazioni culinarie. Per far si che il vino si mantenga buono è importante la sua corretta conservazione, infatti spesso il cattivo odore e il cattivo sapore è dovuto ai suoi cambiamenti chimici. Seguendo dei semplici consigli e piccoli accorgimenti è possibile capire se è ancora commestibile o no.

Attenzione al tappo – Notizie.top –

Alcuni piccoli accorgimenti

Bastano poche indicazioni per iniziare a prendere confidenza con i gusti diversi e riconoscere se la bottiglia è stata ben conservata e se il prodotto conservato al suo interno sia di buona qualità. Le dritte giuste, seguite da un po’ d’esperienza, vi aiuteranno a destreggiarvi bene tra le varie etichette e a riconoscere il vino al primo colpo. Già dal tappo si può capire cosa stiamo per bere. Infatti già quando si stappa il vino e lo si annusa per la prima volta può capitare di non percepire odore di vino ma piuttosto di polvere, ambienti umidi, cartoni bagnati o di strofinaccio. La responsabilità “di questo processo” è di un fungo, chiamato TCA (tricloroanisolo), che infetta il sughero del tappo e probabilmente anche le botti della cantina del produttore. Questa bottiglia non sarà buona neanche per cucinare. Altro aspetto da osservare al momento di stappare una bottiglia è se quando caviamo via il tappo questo risulti danneggiato, molto secco e screpolato o anche trasudante, allora è molto probabile che il vino si sia mal conservato. Questo diviene certezza quando, durante l’apertura, il tappo si sbriciola con il cavatappi. Un vino in ottimo stato di conservazione dev’essere luminoso e con un corpo pulito. Se avete aperto un vino bianco che è visibilmente giallo/arancione, oppure un rosso che si presenta opaco o marrone, allora meglio passare a un’altra bottiglia. Gli odori e i profumi emanati da un calice con del vino dentro sono fondamentali per riconoscerne la qualità. Infatti i profumi sono un buon indicatore della qualità del vino. Bisogna considerare due aspetti: se i profumi sono netti, si coglieranno già prima di avvicinare il bicchiere al naso. Se si fatica a distinguerli, significa che il vino potrebbe essere un po’ piatto.

Mauro Simoncelli

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