Consumi reali per le macchine: adesso non possono barare più

Cambiano le regole per quello che riguardano le macchine e infatti da questo momento non possono più barare sui consumi.

Sono cambiate un pò di cose in fatto di mobilità, lo scorso 20 Maggio infatti sono state introdotte delle nuove regole che hanno proprio a che fare con la trasparenza della mobilità.

Cambiano le regole per i consumi delle macchine
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“A cominciare da quel giorno, infatti, il regolamento Ue 2017/11511 obbliga le case costruttrici a mettere a disposizione della commissione Ambiente dell’Unione Europea per le analisi del caso, il sistema Obfcm (On board fuel consumption monitoring) che memorizza i parametri di funzionamento e di guida di ogni vettura di nuova omologazione” ad avere riportato l’argomento in questione è stato il sito internet del mensile Quattroruote che poi aggiunge: “Il sistema Obfcm, che necessariamente equipaggia le auto nuove dal 1 gennaio 2021, in pratica consenta alle vetture stesse di “raccontare” i propri consumi ed emissioni, dati poi trasmessi via etere, o in occasione dei tagliandi di manutenzione, ai server delle Case”.

Insomma si tratta di un cambiamento importante che da un certo punto di vista non permette più ai veicoli e di conseguenza anche agli automobilisti di potere barare in fatto di consumi.

Cambiano le regole per i consumi delle macchine: adesso non si può più mentire

Non si tratta di un argomento di poco conto, già da diversi anni si è spesso trovati davanti al problema della discrepanza tra consumi medi reali e quelli dichiarati dai proprietari delle macchine.

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Oggi però le cose sono cambiate, la prima modifica è arrivata nel 2017 con l’entrata in vigore del più realistico Wltp , ovvero il nuovo ciclo di rilevazione dei consumi e delle emissioni dura di più e contempla fasi di guida più dinamiche, oltre che con velocità di punta maggiori. A questo poi si è anche aggiunto il rinnovamento per quello che concerne le emissioni di NOx e particolato: “i test in laboratorio devono essere integrati da prove stradali: la macchina, equipaggiata con un sistema di misurazione portatile, viaggia per un massimo di due ore su un percorso dalle caratteristiche definite e con modalità di guida normalizzate. Un bel passo avanti, che ha avuto come conseguenza immediata un aumento dei valori dichiarati dai costruttori per quanto riguarda sia i consumi sia le emissioni di anidride carbonica”.

Infine questa nuova e piccola rivoluzione che per capirci meglio sostituisce in modo radicale i dati teorici che i proprietari delle vetture hanno sempre dichiarato e quindi: ” i numeri così acquisiti non possono essere direttamente comparati tra loro, ma è altrettanto vero che l’enorme quantità di dati disponibili permetterà di calcolare valori medi molto più veritieri. Di verificare quanto ogni singolo modello, in un contesto globale, consuma ed emette davvero in termini di CO2. E anche di capire come la gente guida nella vita di tutti i giorni”.

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