Il Fisco sta approfondendo le verifiche al fine di individuare più evasioni fiscali possibili: ci sono alcune voci che possono “tradire”
Fisco ed evasione fiscale: viene tenuto tutto sotto controllo. Ci eravamo abituati al redditometro, strumento che veniva utilizzato proprio contro l’evasione fiscale controllando le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti e cosa, per esempio, era stato nascosto. Poi è arrivato lo spesometro, utile per controllare sia i redditi dichiarati da un contribuente che le spese che sono state effettuate. Un altro strumento che ha sempre l’obiettivo di contrastare presunte evasioni fiscali da parte dei contribuenti.
Ora c’è un nuovo sceriffo in città: è la volta dell’anonimometro. Questo nasce sempre con l’idea di contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Ma in questo caso sotto la lente di ingrandimento ci finiscono i conti correnti di tutti i cittadini. Questo viene reso possibile grazie all”anagrafe dei conti correnti. È sostanzialmente una banca dati dove confluiscono tutti i movimenti di conto corrente. Il collegamento tra anagrafe dei conti correnti e anonimometro è dovuto dal fatto che il nuovo strumento nasce proprio per controllare quel maxi database in mano all’Agenzia delle Entrate, dove sono presenti tutti i dati di ogni singolo conto corrente dei contribuenti italiani.
Controlli fiscali, come vengono beccati gli evasori
Moltissimi sono i dubbi e le perplessità dei cittadini, che non sanno cosa nello specifico il Fisco va a controllare. “Salve, oggi volevo da parte vostra un approfondimento relativo all’utilizzo dei conti correnti. Io ho il mio lavoro con il mio stipendio che percepisco ormai da vent’anni. Non è uno stipendio elevato perché ammonta a 1.100 o a 1.150 euro al mese in base alle ore di lavoro che svolgo. Sono stato sempre un grande risparmiatore e quindi ho accumulato una discreta cifra sul mio conto corrente che però è comprensiva anche di un lascito di mia madre defunta. Adesso ho paura di muovere soldi, di prelevare troppo o di versare troppo per via del controllo che si rischia da parte del Fisco. Mi spiegate bene come mi devo comportare?“.
Gli strumenti utilizzati, in passato lo spesometro e il redditometro, ora l’anonimometro, vengono adottati dal Fisco per controllare i contribuenti e far sì che non avvenga il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale. Insieme a ciò abbiamo anche le banche dati, come quella dei conti correnti, e il Fisco tramite algoritmi osserva i movimenti dei contribuenti. E se le ‘analisi del rischio’, nome di questi meccanismi, presentano alcune anomalie sospette, parte subito il controllo fiscale. Ovviamente non basta solo avviare il controllo per reputare evasore un contribuente, ma già mettere sotto controllo un individuo finito nel mirino è sicuramente fastidioso.