Corea e quell’armistizio firmato 70 anni fa che mise fine ai combattimenti

Dopo due anni di negoziati, il 27 luglio del 1953 fu firmato l’armistizio che mise fine alla guerra, ma che non fu mai seguito da un vero trattato di pace

Oggi è la commemorazione della tregua che ha posto fine alla sanguinosa guerra tra le due Coree, esattamente 70 anni fa. Ma a Pyongyang e a Seoul questo importante anniversario sarà celebrato in modi diversi, sottolineando le strade diverse che presero i due paesi e che non hanno impedito l’accentuarsi delle tensioni tra Nord e Sud.

70 anni fa la tregua tra le due Coree – Notizie.top –

Il 25 giugno 1950 l’esercito della Corea del Nord invase la Corea del Sud sancendo così l’inizio della Guerra di Corea, una delle fasi più acute della Guerra Fredda. L’Onu decise di intervenire e subito gli Stati Uniti e altri 17 paesi respinsero l’invasione e occuparono gran parte del Nord. L”intervento della Cina e dell’Unione Sovietica ribaltò la situazione e costrinse gli americani a ripiegare in Corea del Sud sotto al 38° parallelo, fino all’armistizio di Panmunjeom.

La ricorrenza di un armistizio mai diventato una vera pace

Le due Coree hanno voluto celebrare con modalità molto diverse i settanta anni dall’armistizio che ha posto fine alle ostilità della guerra di Corea, mentre la tensione rimane alta tra i due Paesi divisi dal trentottesimo parallelo e che comunque da quel lontano giorno del 1953 non hanno mai firmato un vero e proprio trattato di pace. Settanta anni dopo, nonostante gli sforzi diplomatici degli ultimi tempi che si sono però bruscamente interrotti, i rapporti tra i due paesi sono ancora molto tesi. Gli Stati Uniti hanno quasi trentamila soldati dislocati al Sud pronti a intervenire contro quella che è considerata una minaccia militare, soprattutto dopo i continui test missilistici che i nordcoreani continuano a mettere in atto. E mesi fa, il neo presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, aveva affermato che per contrastare la crescente minaccia del Nord anche Seoul avrebbe dovuto dotarsi di armi nucleari.

Una tregua mai diventata una pace – Notizie.top –

Celebrazioni diverse

Le celebrazioni per questa giornata particolare sono state all’impronta della dimostrazione della propria forza da mostrare al mondo, ma comunque diverse tra i due paesi. La Corea del Nord ha invitato delegazioni dalla Cina e dalla Russia per assistere alle manifestazioni per la vittoria che loro chiamano della “Grande Guerra di Liberazione della Patria”. Festeggiamenti che culmineranno con la consueta parata militare nella capitale, dove il leader Kim Jong Un tornerà a mostrare i suoi missili più potenti, capaci di trasportare testate nucleari, progettati per colpire i rivali nei Paesi vicini e il territorio statunitense. Più a sud invece l’atmosfera è più sobria, il presidente Yoon Suk Yeol ha invitato decine di veterani di guerra stranieri per onorare i caduti del conflitto del 1950-53, che ha ucciso e ferito milioni di persone, portando alla divisione della penisola al trentottesimo parallelo. Il numero delle vittime causate dal conflitto è stimato in 2 800 000 tra morti, feriti e dispersi, metà dei quali civili.