Ci sono giudizi contrastanti se sia più utile e salutare correre la mattina presto, a digiuno, e su quali siano gli effetti reali
Per prima cosa è bene ribadire che l’attività fisica è essenziale per la nostra salute e la corsa è sicuramente uno tra i modi migliori per mantenersi in forma e in salute. Un allenamento aerobico per questo genera molti benefici, primo tra tutti quello di ridurre il rischio di malattie croniche e aiutare la perdita di peso.
In ogni età e fase della vita, svolgere attività fisica con regolarità significa fare una scelta a favore della propria salute: praticata regolarmente, l’attività fisica contribuisce a mantenere e migliorare il benessere psicofisico, a ridurre i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine, perché può essere svolta in compagnia, migliora il sonno, aiuta a smettere di fumare.
Un antico dilemma
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce attività fisica “qualsiasi movimento corporeo prodotto dall’apparato muscolo-scheletrico che richiede dispendio energetico” e include le attività che vengono praticate nella vita di ogni giorno sia durante il lavoro che nel tempo libero, i lavori domestici, gli spostamenti abituali a piedi o in bicicletta. Ma è importante anche capire cosa e quanto mangiare prima di ogni allenamento. Ognuno offre il suo consiglio risolutivo, la perla di saggezza da donare al fortunato interlocutore di turno, ma spesso troppe opinioni generano solo molta confusione. E’ ciò che accade sull’argomento più in voga tra gli sportivi, soprattutto quelli amatoriali: come correre per ottenere la massimizzazione dei risultati? E in particolare, la domanda più frequente è: correre la mattina presto, a stomaco vuoto, comporta effettivamente tutti vantaggi che sostengono gli appassionati di questa “disciplina”? Molti appassionati di running preferiscono correre la mattina presto a digiuno dalla cena della sera prima, ma esistono diverse scuole di pensiero sull’argomento. Secondo alcuni studi, correre a digiuno aiuterebbe a dimagrire perché se l’organismo non trova zuccheri dai quali creare l’energia necessaria va a cercarla altrove, più precisamente dalle proteine che trasforma in zuccheri, facendo attivare il metabolismo e quindi bruciando i grassi. La percentuale di energia prodotta bruciando grassi è piuttosto alta, ma si consumano poche calorie, a meno che non sia un allenamento ad alta intensità. Per dimagrire è necessario un deficit calorico, perché si dimagrisce solo quando si introducono meno calorie rispetto a quelle che si spendono durante la giornata, valutando il bilancio energetico sul singolo individuo.
Ecco cosa accade correndo a digiuno
Inoltre alcuni sostengono che questo “attaccare le proteine” potrebbe tradursi in una perdita della massa muscolare, perché appunto l’organismo cercherebbe l’energia necessaria nelle proteine muscolari. Ma non è proprio così, potrebbe accadere nel caso in cui si aumentasse intensità e durata dell’allenamento. Il corpo infatti inizialmente consuma il glicogeno muscolare, poi gli acidi grassi, e solo in seguito attacca le proteine muscolari. Durante la notte, il livello di insulina e il livello di glicogeno del fegato diminuiscono, ma il corpo ha ancora riserve di glicogeno muscolare, pronte per essere utilizzate, in un arco sufficiente di allenamento. L’esercizio fisico a digiuno non è adatto per tutti. Se si ha il diabete di tipo 1 o 2 , correre a stomaco vuoto potrebbe causare un basso livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia). Questa probabilità aumenta ulteriormente in caso si prendano anche farmaci per il diabete come l’insulina. Correndo a digiuno anche l’intensità e la durata sono limitati dalla carenza di glicogeno e il carico di allenamento sopportato è piuttosto basso, quindi correre in queste condizioni potrebbe portare l’organismo a risentirne negativamente in termini di stanchezza e salute generale.