Circa 7 milioni di studenti italiani si apprestano a rientrare in classe e tornano i timori legati a una risalita dei contagi per il diffondersi della variante Eris
Il rientro a scuola per l’anno scolastico 2023/2024 avverrà con la nuova variante Covid Eris che sta creando un leggero allarme, dato l’aumento dei contagi registrato nelle ultime settimane. Anche se la pandemia è un lontano ricordo, alcune regole restano attuali e pronte a essere introdotte di nuovo.
La campanella suonerà per la prima volta lunedì 11 settembre in Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta, mentre in Lombardia i ragazzi rientreranno in classe il giorno successivo, il 12 settembre. A Roma e nel Lazio le scuole riapriranno i battenti per ultimi, soltanto il 15 settembre.
I contagi da Covid in Italia, come nel resto d’Europa e in gran parte del mondo, sono in leggera ma continua risalita. E questo accade in un momento particolarmente delicato, perchè è arrivato il momento di dare il via all’anno scolastico 2023/24. Tra l’11 e il 15 settembre torneranno infatti a scuola tutti gli studenti italiani, ecco perchè si torna a parlare delle misure anti Covid nelle scuola. Da oggi quindi circa 7 milioni di studenti italiani rimetteranno piede in classe e tornano i timori legati a una risalita dei contagi per il diffondersi della variante Eris. Dal ministero della Salute si invita alla calma “Evitiamo allarmismi”, ammonisce però il direttore generale della programmazione del ministero della Salute, Francesco Vaia, “noi adesso abbiamo gli strumenti per la tutela e in questo momento sono sufficienti”. Ma un incontro tra le parti per dettare eventuali linee guida è stato già fissato per l’inizio della prossima settimana.
La lunga fase della pandemia da Covid ha visto l’introduzione di una serie di regole e restrizioni che hanno comunque aiutato a rallentarla, cercando di bloccarne la diffusione proprio in ambienti promiscui come possono essere le classi scolastiche. Comunque le scuole, almeno per il momento, devono rifarsi alla circolare del ministero della Salute dell’11 agosto scorso che ha fatto seguito al decreto del 10 agosto pubblicato in Gazzetta ufficiale contenente l’abolizione “degli obblighi in materia di isolamento e autosorveglianza e modifica della disciplina del monitoraggio della situazione epidemiologica derivante dalla diffusione del virus SarsCov2.”. Il ministero della Salute raccomanda, comunque, di osservare le stesse precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie, indossare la mascherina, se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone fragili.
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