In Italia si sta diffondendo, sempre di più, la nuova variante del Covid. Ovvero quella più diffusa al mondo: tutto quello che serve sapere
Non è affatto un mistero che il Covid non sia più considerato un pericolo. Non è più considerata una emergenza, ma una semplice influenza. Anche se, a quanto pare, è difficile eliminarla del tutto visto che continuano a nascere sempre più varianti. L’ultima ha preso il nome di Anzi Eris.
Proprio nel nostro Paese, nel giro di pochissimo tempo, è diventata una delle più diffuse al mondo. Sinceramente ne avremmo fatto volentieri a meno. Il nome arriva grazie al pianeta nano che è stato scoperto esattamente 20 anni fa: tutto merito del nostro sistema solare, chiamato così grazie all’antica dea greca della discordia.
Covid, tutto sulla nuova variante Eris: quello che serve sapere
Gli stessi esperti tengono sott’occhio la sottovariante “Eg.5.1“. Basti pensare che nel Regno Unito si sta diffondendo sempre di più con tantissimi casi. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il noto quotidiano inglese ‘Daily Mail‘. Rappresenta quasi il 12% dei casi di Covid-19. Dagli USA, però, non arrivano buone notizie dove il virus sta procedendo verso la sua via. In molti, però, si chiedono quali siano i sintomi più diffusi.
La sottovariante “Eg.5.1” sta aumentando, sempre di più, in altrettanti luoghi. Questo è quello che ha fatto sapere, sul suo account ufficiale di Twitter, il professore del Dipartimento di biologia dell’Università di Guelph (Ontario), Ryan Gregory. Quali sono i sintomi più diffusi? Mal di gola, naso che cola, naso chiuso, starnuti, tosse secca, mal di testa, tosse grassa, voce rauca, dolori muscolari e articolari, alterazioni del senso dell’olfatto.
Notate qualcosa di strano? In merito a quanto riportato in precedenza non compare la parola “febbre”. Per il semplice fatto che si tratta di un segno di infezione molto meno frequente. Senza dimenticare anche la mancanza di respiro e la perdita dell’olfatto. Nel caso in cui un soggetto è positivo il Consiglio dei ministri ha abrogato la disciplina relativa alle misure l’isolamento per le persone risultate positive al Covid: se un soggetto ha il virus può lasciare la propria abitazione per potersi recare al lavoro. Il Covid, ricordiamo, non è più pericoloso. Così come non lo è la variante Eris.