Il fortunato programma televisivo condotto dal famoso chef italiano è giunto alla nona edizione mantenendo inalterato il gradimento del pubblico
Il format famoso in tutto il mondo, Cucine da Incubo, riscuote da anni molto successo nel pubblico del piccolo schermo. Antonino Cannavacciuolo, lo chef scelto in Italia per condurre il programma, è stato ospite durante le varie edizioni di numerose strutture con situazioni quantomeno disastrose.
Il format originale del programma, che da più stagioni va in onda sui canali satellitari di Sky, segue quello di un noto programma inglese, guidato da Gordon Ramsay, il quale decideva improvvisamente di girovagare per la città londinese ed entrare nelle peggiori cucine del paese, rivoluzionandone il contenuto e la forma.
Un programma fortunato
Da oramai nove anni va in onda sulla Tv Italiana il format Cucine da Incubo Italia: la versione nostrana di Kitchen Nightmare, portata al successo dallo chef Gordon Ramsay. Da noi a vestire i panni del salvatore dei ristoranti è Antonino Cannavacciuolo. Dal 2013, prima su FoxLife e poi sul Canale NOVE e ora direttamente su Sky Uno e in chiaro su TV8, lo chef pluristellato di Vico Equense si è spostato dal nord al sud Italia per rimettere in sesto ristoranti, locande, osterie e attività ristorative di tutti i generi che non stavano vivendo un buon momento. Il format prevede: la prima visita dello chef nel ristorante, l’assaggio di alcuni piatti presi dal menù del locale, assistere a una serata in cucina, provare a trovare la soluzione più giusta per far ritrovare armonia, fiducia e nuovo amore nel proprio lavoro allo staff, una ristrutturazione del locale e una rivisitazione del menù con alcuni piatti tipici suggeriti direttamente da Cannavacciuolo. Fino alla serata della riapertura che vede il locale ripartire alla grande. Ma che fine fanno tutti questi ristoranti quando le luci della ribalta si sono spente?
Che succede dopo?
La domanda che tanti si pongono è se i ristoranti, dopo la “rinfrescata” ricevuta con l’intervento dello chef, siano poi riusciti a mantenere lo stesso livello e quindi ripartire con il business più forti di prima. Nella versione originale inglese, alcuni siti internet hanno pubblicato una statistica secondo la quale 47 ristoranti su 77, seguiti dallo chef Ramsey nella versione inglese di Cucine da incubo, hanno chiuso dichiarando fallimento. E il 29% di loro l’ha fatto addirittura nello stesso anno in cui è andata in onda la puntata, quindi praticamente subito. Da noi la situazione appare migliore perchè la media è intorno al 50 % tra cambi di proprietà, nuove gestioni e chiusure definitive. Circa 30 ristoranti su 80 totali hanno comunque cessato l’attività negli anni successivi l’intervento dello chef, gli altri sono comunque riusciti a ripartire, anche se alcuni con alterne fortune. Quindi, in definitiva la cura Cannavacciuolo funziona, molti ristoranti, se non hanno seguito le indicazioni dello chef, certamente sono tornati in poco tempo ai problemi passati, altri, invece, hanno affrontato un cambio di gestione facilitato anche dal rilancio della produzione del programma.