Impossibile forse decidere quale è stato il decennio migliore dal dopoguerra ad oggi, ognuno ha avuto le proprie peculiarità, le proprie scoperte, il film, la canzone, l’eroe dello sport che lo ha reso indimenticabile
E’ proprio un classico, ogni generazione ritiene che la sua sia la migliore e critica la successiva, “ai miei tempi era diverso”, dove con “diverso” si intende sempre “meglio”. Ma in effetti capita a tutti di provare a immaginare come sarebbe stato vivere in un’epoca differente da quella che si sta vivendo. Immaginare epoche diverse, cercando di tornare indietro, magari in un momento in cui non ci troviamo esattamente “comodi” nel nostro tempo.
Ma quali parametri potremmo usare per valutare un periodo storico migliore di un altro? Non è certo facile, prima sembrava tutto più facile, più pratico, ma come fare a meno, per esempio, di tante scoperte scientifiche che hanno davvero migliorato la nostra qualità di vita?
Dal dopoguerra ad oggi
Se guardiamo indietro, agli anni ’50, immaginiamo un periodo di ottimismo, perché una volta archiviati gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia cominciò a ricostruire il suo prestigio internazionale perso con la guerra. In soli dieci anni, dal 1953 al 1963, la ricostruzione si trasformò in una straordinaria ripresa economica senza precedenti.
In questo periodo il ritmo con cui l’Italia veniva ricostruita era rapidissimo tanto da portare critici e giornalisti a parlare di “miracolo economico”. I miti di quegli anni si possono riassumere in primis con Elvis Presley, perché dopo il suo arrivo tutto sembrò improvvisamente preistorico. Fu il primo vero teen idol. La sua musica era innovativa e rivoluzionaria e tutti i giovani impazzivano per lui. Ma è proprio di questi anni uno dei più grandi sex symbol di Hollywood, Marylin Monroe, tutt’ora capace di ispirare e far innamorare milioni di persone in tutto il mondo.
Anche in Italia, a Roma, la Dolce Vita caratterizzava le nottate, rendendo la Città Eterna una città viva, dove era esplosa la voglia di vivere e di godersi la bellezza, il clima e i divertimenti di una delle città più belle del mondo. Purtroppo però, a questo desiderio di vita e spensieratezza si contrapponeva la tensione di una “Guerra Fredda”, ossia il testa a testa tra i due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Occidente (gli Stati Uniti d’America, gli alleati della NATO e i Paesi amici) e Oriente, o più spesso blocco comunista (l’Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici).
E negli stessi anni, soprattutto in America, la delinquenza giovanile e la segregazione razziale erano dilaganti, tanto che Rosa Parks, 42enne di pelle nera, rifiutando di alzarsi per cedere il posto su un autobus a un bianco, in Alabama, diviene il propellente per le storiche lotte razziali che cambieranno il corso della storia.
I gioiosi anni 60
Arriviamo così agli anni ’60, la Vespa si afferma come simbolo di uno stile di vita che, dopo la guerra, era cambiato verso un desiderio di rinnovamento e libertà. Soprattutto nei giovani, ma non solo. Nel 1963, si ascoltano i primi album dei Beatles, ma nel Regno Unito pullulano fior di gruppi musicali: gli Who, i Pink Floyd e i Rolling Stones, che non solo cambieranno la musica per sempre, ma creeranno uno stile nuovo, un nuovo modo di essere giovani e sentirsi vivi. Però l’assassinio di JFK sciocca tutto il mondo, facendo immaginare nuovi cambiamenti. Nello stesso periodo scoppia la guerra in Vietnam, uno dei momenti più drammatici della guerra fredda, che purtroppo traumatizzò un’intera generazione di giovani americani. Nel frattempo, grandi leader sociali crescono, Martin Luther King, Robert Kennedy e Malcolm X furono contemporaneamente leader e vittime delle lotte sociali dell’epoca.
I duri anni 70
Gli anni ’70 hanno cambiato il cinema per sempre, arrivano infatti meravigliose produzioni cinematografiche come “Il Padrino”, “Apocalypse No”, “L’Esorcista” e “Chinatown“, “Lo squalo” e “Star Wars“. Accompagnate spesso da colonne sonore indimenticabili, e cantate ancora oggi a squarciagola anche dai più giovani, magari perché sentite come base a un video sui social. La musica degli anni ’70 fu incredibile, dominata dai Bee Gees, da David Bowie che si esibiva come Ziggy Stardust, dagli ABBA, dai Village People e da molti altri artisti. Lo Studio 54 divenne in quegli anni il centro dell’universo. Purtroppo anche in questo decennio non manca un “lato oscuro”: per l’Italia sono “gli anni di piombo” , segnati dalla lotta armata, stragi e terrorismo. Anche all’estero lo scandalo Watergate di Richard Nixon, ad esempio, alimenta malcontento e tensioni. La guerra fredda è sempre presente sullo sfondo, in qualsiasi campo, fino a quando l’avvento di Reagan, secondo alcuni, la porta verso la fine.
I meravigliosi anni 80
E poi arrivano i mitici anni ’80. Musicalmente è stato un decennio in cui è accaduto veramente di tutto, con l’avvento delle tastiere elettroniche e dei synth, degni rappresentanti Depeche Mode, A-ha, e Human League. Un decennio che ha immortalato nella storia popstar come Michael Jackson, Madonna e Duran Duran, che ha lanciato il talento di artiste come Cyndi Lauper o gruppi come i Culture Club, che ha visto il genio di Prince e regalato il successo a band rock straordinarie come i Bon Jovi, Def Leppard e Guns N’ Roses e ha dato i natali al primo grande movimento di rap, grazie ad artisti come Run-D.M.C., Public Enemy e N.W.A. E anche la storia in questi anni ha visto eventi epocali, uno tra tutti la caduta del muro di Berlino, dando vita a un nuovo decennio pieno di speranza e ottimismo.
I rivoluzionari anni 90
Ottimismo, forse non per tutti! Le band del momento erano Nirvana, Radiohead, REM, The Smashing Pumpkins e Marilyn Manson, non esattamente i più sereni sulla piazza! Le serie televisive cominciavano ad abbandonare il format “ famiglia felice” per abbracciare “gruppo di amici cool in una metropoli”, e i cartoni animati hanno iniziato a essere “roba” non più per soli bambini, con i “Simpson”, “Beavis and Butthead” e “South Park”. A metà decennio arriva Windows 95 che cambierà per sempre il modo che avevamo di utilizzare i pc. E forse, come ipotizzato da qualcuno, con Bill Clinton e Tony Blair e “l’era dei buoni sentimenti” si doveva arrivare alla fine della storia. Non troppo buoni, si capì poi l’11 settembre, con l’atto di terrorismo più eclatante della storia d’America. Iniziò così la lotta al terrorismo. Nel frattempo anche la finanza subiva un grosso contraccolpo con una delle maggiori crisi della Storia, che ancora oggi fa sentire i suoi effetti su molte economie mondiali. Allo stesso tempo la Cina si affacciava sul mondo esterno partecipando alle Olimpiadi.
Il nuovo millennio
E così arriva il nuovo decennio con gli anni 2000, forse troppo vicini per guardarli con sufficiente spirito critico, ma sicuramente carichi di speranze per un futuro davvero diverso, anche grazie all’elezione di Barack Obama, primo presidente afroamericano della storia, che dobbiamo ancora guardare dalla giusta distanza. Il primo decennio degli anni 2000 ha visto anche il progredire dei diritti LGBTQIA, la proliferazione di rivenditori online, e di piattaforme per l’offerta di servizi in streaming, tutto molto utile, ma forse in alcuni casi troppo veloce, soprattutto se pensiamo a quanto le nostre vite adesso dipendano dai social e da qualsiasi servizio online. Il tutto ulteriormente accelerato a causa delle restrizioni causa covid 19 in tutto il mondo. Una pandemia che ha messo in ginocchio le nostre vite, quasi “perdendo” gli anni trascorsi con mascherine e distanziamento sociale. Infine una guerra mai cosi sentita da tanto tempo proprio nel cuore dell’Europa.
Quali anni preferire? Impossibile rispondere. Gli anni migliori sono quelli che ognuno di noi vive accanto alle persone care, ascoltando la musica che fa vibrare le personali corde del cuore e fa sorridere al ricordo di emozioni vissute. Gli anni migliori sono quelli che viviamo nel miglior modo possibile, ogni giorno.