L’Autorità ha chiuso l’istruttoria relativa ad alcune clausole dell’accordo sui diritti tv del campionato di calcio di Serie A 2021-2024
Secondo l’Autorità, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con suoi concorrenti nel settore delle telecomunicazioni, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive in atto nel settore delle telecomunicazioni nei mercati dei servizi di connettività e della vendita al dettaglio dei servizi televisivi a pagamento.
Proprio alla vigilia dell’assegnazione del nuovo contratto per i diritti tv per la Serie A per il triennio 2024-27, si torna a parlare di quelli che, ancora per una stagione, vedranno l’esclusiva di DAZN più tre partite in coabitazione con Sky. Un accordo, quello siglato tre anni fa, che infatti fece scalpore assegnando per la prima volta la trasmissione delle partite a un diretto concorrente della pay tv.
Violate le regole sulla competitività
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Tim per 760mila euro e Dazn per 7,2 milioni di euro in base ai ricavi delle due società derivanti dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione 2021-2022. In ogni caso, in virtù della gara indetta dalla Lega Calcio nel 2021, Dazn resterà titolare dei diritti tv per il triennio 2021-2024. Dopo un anno di inchiesta ’Antitrust ha chiuso l’istruttoria avviata su alcune clausole specifiche dell’accordo concluso fra Tim e Dazn inerente alla trasmissione delle partite di campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024, che aveva permesso, proprio unendo le forze economiche delle due aziende, di avere la meglio sull’offerta presentata da Sky che fino ad allora aveva trasmesso le partite del campionato di Serie A. In virtù dell’accordo Tim ha commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti, comprensiva dei contenuti di TimVision e di Dazn e del servizio di connettività.
Multate dall’Autorità garante
Secondo la delibera dell’Antitrust, gli effetti dell’accordo, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’esclusiva, sono durati circa un mese, in quanto congelati proprio dal tempestivo avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità, avvenuto il 6 luglio 2021. Il contestuale secondo procedimento cautelare, intervenuto a ridosso dell’avvio della prima stagione calcistica del triennio 2021-2024, ha di fatto impedito il protrarsi degli effetti dell’intesa, in quanto ad agosto 2021 Tim e Dazn hanno interrotto l’applicazione delle clausole contestate. In tal modo, si è consentito a tutti gli operatori interessati, tra i quali Sky, di concludere partnership con DAZN e, quindi, di offrire in combinazione servizi di connettività e contenuti audiovisivi relativi al campionato di calcio di Serie A.