Finalmente è disponibile una nuova insulina basale a somministrazione settimanale che offre la stessa efficacia delle insuline già in uso a somministrazione quotidiana
È in attesa dell’approvazione da parte degli enti regolatori del farmaco, la nuova molecola “Icodec”, un’insulina basale che può essere inoculata solo una volta alla settimana. Una vera e propria rivoluzione della terapia sembra essere prossima per 500 milioni di pazienti.
Il diabete mellito di tipo 2, detto anche diabete dell’adulto, rappresenta il 90% dei casi di diabete. E’ di gran lunga la forma di diabete più frequente ed è tipico dell’età matura. È caratterizzato da un duplice difetto: non viene prodotta una quantità sufficiente di insulina per soddisfare le necessità dell’organismo (deficit di secrezione di insulina), oppure l’insulina prodotta non agisce in maniera soddisfacente (insulino-resistenza).
La nuova molecola
Una nuova insulina basale offre la stessa efficacia di quelle già in uso a somministrazione quotidiana nei pazienti con diabete di tipo 2 che non hanno usato in precedenza l’insulina. Potrebbe essere arrivata una svolta per migliorare la qualità di vita delle persone che soffrono di questa malattia, perché invece di aver bisogno di 365 iniezioni di insulina basale all’anno, quindi una volta al giorno, potrebbero passare a sole 52 iniezioni. A renderlo possibile sarebbe una tipologia di insulina che, secondo due diversi studi appena pubblicati sulle riviste Jama e New England Journal of Medicine, ha la stessa efficacia, nei diabetici mai trattati prima con terapia insulinica, di quelle che vanno somministrate quotidianamente.
“Questa nuova molecola ha il potenziale di semplificare la terapia del diabete che richiede terapia insulinica, eliminando per i pazienti il disagio della iniezione giornaliera ed aumentando così la aderenza alla terapia insulinica. Un vero cambio epocale e un deciso miglioramento della qualità di vita dei pazienti diabetici“, spiega Roberto Trevisan, professore di Endocrinologia all’Università di Milano-Bicocca e direttore della Diabetologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, unico ricercatore italiano che ha partecipato alla stesura finale dello studio sul New England Journal of Medicine.
Un grande aiuto a milioni di pazienti
Questa molecola rivoluzionaria è in attesa dell’approvazione da parte dei vari enti di regolazione dei farmaci, per poi essere immediatamente disponibile per i pazienti. Nello studio di Jama, che questa presenta un leggero rischio di ipoglicemia, con meno di 1 episodio l’anno per paziente, numero questo estremamente limitato . “L’insulina icodec è un’insulina basale da inoculare una volta alla settimana, che può migliorare l’accettazione e l’aderenza al trattamento, riducendo il numero di iniezioni di insulina basale da 365 a 52 all’anno” dicono i ricercatori dello studio, precisando che: “Quando si considera il trattamento con l’insulina icodec nella pratica clinica, il piccolo beneficio glicemico aggiuntivo e la convenienza della somministrazione una volta alla settimana, devono comunque essere valutati rispetto al piccolo rischio assoluto di ipoglicemia“. Inoltre porterebbe a una diminuzione dell’impegno da parte del personale sanitario che si occupa dei diabetici, liberi così di svolgere anche altre attività. Resta comunque un’ottima notizia, una speranza e un passo avanti per tante persone che soffrono di questa patologia.