Si sente parlare da tempo del digiuno intermittente, molte star la usano da tempo. Ma in che cosa consiste e come funziona?
Ormai non si sente parlare di altro se non del digiuno intermittente che pare avere sedotto non solo moltissime star di oltreoceano ma anche personaggi italiani di grande spicco, come ad esempio Matteo Renzi che ne ha parlato pubblicamente o Flavio Briatore che ha ammesso di essere riuscito a perdere 20 chili.
“Eseguire una restrizione calorica per determinati periodi diventa anche salutare” con “effetti antinvecchiamento” sono queste le parole di Mauro Minelli, immunologo e docente di ‘Fondamenti di dietetica e nutrizione’ all’Università Lum, che fa il punto su questo regime alimentare e ancora: “La dieta intermittente richiede molto autocontrollo, che si traduce nel non concedersi sgarri, perché la ripetitività e soprattutto l’alternanza sono fondamentali per spingere l’organismo a innescare quei meccanismi che ci porteranno a perdere grasso e ottenere benefici a livello infiammatorio e metabolico”.
Insomma una scelta che a tutti gli effetti pare essere quella più giusta considerando anche il fatto che permette di perdere peso nel più breve tempo possibile e senza correre alcun rischio. Ma entriamo ancora di più nello specifico.
Digiuno intermittente, è corretto portare avanti questa scelta
Insomma questa digiuno intermittente pare proprio essere la soluzione a cui tutti i famosi ricorrono per perdere peso in poco tempo e senza correre dei rischi, ma la domanda che ovviamente è giusto porsi è se in qualche modo questa dieta si giusta e corretta da portare avanti.
“Se lo scopo ultimo è di per anche massa grassa, eseguire una restrizione calorica per determinati periodi diventa anche salutare: la diminuzione dell’’intake’ di nutrienti può ridurre lo stato infiammatorio, può stimolare l’avvio di processi utili a eliminare gli scarti del metabolismo cellulare fino ad arrivare ad avere effetti anti-age” ha ammesso l’esperto del settore e ancora: “Il digiuno intermittente è regime dietetico che prevede l’alternanza tra fasi di digiuno e fasi di non digiuno. Noto anche come schema ’16/8′ in cui è richiesta l’astensione dall’assumere cibo per un arco temporale di 16 ore, tempo considerato utile al nostro organismo per innescare il processo di rigenerazione cellulare e per la riduzione della produzione di radicali liberi che determinerà un rallentamento dell’invecchiamento cellulare. La perdita di peso sarà favorita dal fatto che nella fase di digiuno le cellule, private del loro nutrimento, useranno il grasso immagazzinato come fonte di energia”.