L’amministratore delegato della Lega Calcio, in merito alle trattative private, ha annunciato che l’emittente satellitare potrebbe essere esclusa dalle trasmissioni delle partite
L’amministratore delegato della Serie A ha parlato in un programma radiofonico del nuovo contratto per i diritti tv del prossimo triennio, delle contrattazioni che vanno avanti oramai da un mese dopo il lancio del bando da parte della Lega e in particolare delle trattative private avviate con i vari soggetti interessati che mirano a incassare un miliardo di euro.
Nel caso in cui la Lega non fosse soddisfatta dalle offerte, c’è sempre aperta l’ipotesi della creazione di un canale della Serie A, dato che la Lega si è già trasformata in una Media Company, realizzando già da oggi un vero e proprio intrattenimento, dai videogiochi al Metaverso, passando per alcuni prodotti televisivi.
Una trattativa, quella per il rinnovo dei diritti tv per il triennio 2024-27, che non riesce a trovare una soluzione ritenuta congrua dalla Lega calcio che rappresenta tutti i club di Serie A. Anzi la stessa trattativa privata avviata con i tre broadcaster che avevano fatto recapitare le uniche offerte in busta chiusa, DAZN, Sky e Mediaset, sembrano arrivate a una fase di stallo, lontane ancora dal miliardo di euro, obiettivo finale della Lega. “L’obiettivo della Lega è che la vendita dei diritti abbia un valore per singolo anno superiore a quello attuale. L’ultima vendita ha portato ricavi per 927 milioni all’anno e circa 50 milioni per la Coppa Italia. L’obiettivo è superare il muro del miliardo, la discussione sta nel fatto che i broadcaster stanno cercando di risparmiare il più possibile perché non ci sono concorrenti diretti”, ha detto oggi in un’ intervista radiofonica l’amministratore delegato della Lega calcio, Luigi De Siervo. Il problema, secondo De Siervo, è che tra gli attori in campo per l’acquisto dei diritti tv della Serie A non “non esiste una competizione forte sui pacchetti e le trattative sono servite per fare capire le nostre aspettative e per comprendere le esigenze dei tre operatori”.
Tutti i giochi sono ancora aperti, l’ingresso nella trattativa della tv commerciale Mediaset, che sembrava interessata soltanto alla partita prevista in chiaro il sabato sera, potrebbe anche scompaginare i giochi e portare a clamorosi ribaltoni e colpi di scena. “Siamo in una fase conclusiva delle trattative e tutti conoscono il gap tra le offerte presentate e quelle che possono risultare vincenti”, ha aggiunto l’amministratore delegato prima di lasciarsi andare a una clamorosa indiscrezione, “Una delle tre configurazioni possibili prevede l’esclusione di un player storico come Sky, che ha scelto di fare investimenti diversi. Sarebbe un rammarico per tutti perché siamo cresciuti insieme, ma dobbiamo prepararci a questo tipo di scenario. E’ una delle ipotesi, ma dipende soltanto da loro. Le tv devono decidere se continuare a essere protagoniste nel racconto del calcio italiano. Ma l’auspicio è che ognuno dei tre partner trovi le risorse per assicurarsi la trasmissione della Serie A”.
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