Dopo le dimissioni, ora Rubiales deve testimoniare anche da imputato

Il presidente della Federcalcio spagnola alla fine ha lasciato il suo incarico dopo l’accusa di violenza sessuale per avere baciato la calciatrice Hermoso

Il presidente della Federazione calcistica spagnola Luis Rubiales ha rassegnato le dimissioni. Un ulteriore sviluppo dopo il bacio non consensuale a Jenni Hermoso durante la cerimonia di premiazione al mondiale, vinto proprio dalla nazionale femminile iberica, che aveva scatenato un putiferio di reazioni.

Nei giorni scorsi la calciatrice spagnola del Real Madrid e capitano delle Furie Rosse aveva sporto denuncia e la procura spagnola aveva chiesto a un giudice di aprire un’inchiesta per “aggressione sessuale e coercizione”. Ora il giudice istruttore del Tribunale Nazionale spagnolo ha convocato proprio l’ormai ex presidente della Federcalcio spagnola a testimoniare come imputato, il prossimo venerdì 15 settembre.

Polemiche infinite

Un titolo mondiale inaspettato che doveva regalare soltanto gioia e allegria a una nazione intera, quello vinto dalla Spagna in finale contro l’Inghilterra lo scorso 20 agosto nella finalissima della Coppa del Mondo di calcio femminile 2023. Il gol che ha deciso la partita è stato realizzato dall’attaccante del Real Madrid Jennifer Hermoso che poi sarà, suo malgrado, la protagonista di una vicenda che ha scatenato un terremoto incredibile non soltanto in Spagna. Un bacio sulla bocca non consensuale, dato dal presidente della federazione spagnola, Luis Rubiales, alla calciatrice Jenni Hermoso, durante la premiazione della Spagna ai mondiali di calcio femminili. Un presunto scandalo in diretta mondiale che aveva scatenato un putiferio, tanto da portare la giocatrice a denunciare il presidente per aggressione sessuale. Rubiales ha tentato di spiegare in tutti i modi l’innocenza del gesto, dato con troppa enfasi per il trionfo inaspettato, ma due giorni fa ha dovuto rassegnare le dimissioni davanti alla forte pressione mediatica.

Ora testimonierà contro se stesso

“Dopo la rapida sospensione operata dalla FIFA, più il resto delle procedure aperte nei miei confronti, è evidente che non potrò tornare al mio posto. Insistere nell’attesa e aggrapparsi non contribuirà a nulla di positivo, né per la federazione né per il calcio spagnolo”, con questo comunicato Rubiales si dimetteva da Presidente della Federazione calcio spagnola e dalla vicepresidenza della UEFA. Le dimissioni sono arrivate a pochi giorni dalla denuncia sporta dalla stessa calciatrice  per “aggressione sessuale” nei confronti di Rubiales che ha fatto aprire automaticamente un procedimento penale. Il giudice istruttore del Tribunale Nazionale spagnolo ha convocato l’ex presidente della Federcalcio spagnola, a testimoniare come imputato venerdì 15 settembre perchè “il giudice ha accettato la sentenza una volta ammesso di elaborare la denuncia in cui l’Ufficio del Pubblico Ministero attribuisce all’ex leader federale i reati di violenza sessuale e coercizione per il bacio non consensuale e la presunta “pressione costante e ripetuta” a cui lui e il suo entourage avrebbero sottoposto la giocatrice e i suoi parenti e amici per giustificare e approvare pubblicamente un atto commesso contro la sua volontà”.