Ci erano voluti incontri, scontri violenti e anche dei disaccordi col mondo dello spettacolo per farsi riconoscere un nuovo accordo
A Hollywood ci sono scontri di piazza e manifestazioni anche violente, con addirittura decisioni drastiche come quella della controfigura di Harrison Ford che ha deciso di darsi fuoco, ma in Italia per quel che riguarda il mondo dello spettacolo e in particolar modo dei doppiatori c’è una buona notizia. Un comunicato congiunto di Anica e dei sindacati annuncia che è stato raggiunto l’accordo per il contratto dei doppiatori.
Dopo mesi di trattativa è stata trovata l’intesa per un adeguamento economico per il recupero inflattivo che sarà spalmato sul prossimo triennio, ma è stato pure “fissato un criterio per determinare l’elemento di garanzia a fine vigenza che mantenga un adeguamento economico nella prima fase di carenza contrattuale, finalizzato a poter negoziare il prossimo rinnovo con minori tensioni. Questo è quanto scritto nel comunicato di Anica, la Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
Sono stati anche definiti in modo più aderente alla odierna realtà
Erano anni che si discuteva di questa possibilità di dover trovare dei punti d’incontro per il contratto dei doppiatori, ma era stato interrotto e lo stato di agitazione va avanti dal 2008. “Sono stati anche definiti in modo più aderente alla odierna realtà, i profili professionali delle figure occupate, adeguando le medesime agli aggiornamenti operativi e tecnologici intercorsi negli anni – prosegue il comunicato – l’ipotesi ha cercato anche l’equilibrio tra qualità della vita ed aumenti economici, intervenendo su una migliore organizzazione del lavoro, cercando anche un equilibrio interno in modo da garantire sostanziale equità agli aumenti per tutte le figure professionali”.
Non solo il comunicato da parte dei sindacati, orgogliosi di questo accordo trovato tra le parti sottolinea alcuni aspetti: “Le parti hanno anche convenuto sulla opportunità di istituire un osservatorio sia con l’intento di monitorare la corretta applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro sul territorio sia per cogliere gli ulteriori mutamenti (di mercato ed operativi) in modo da poter applicare meccanismi contrattuali più adeguati all’evoluzione sempre più rapida del mercato. Entro la fine del mese di settembre, il testo definitivo vedrà la luce”