Dormire bene? Ecco le tecniche di rilassamento migliori

Esiste un modo per potersi addormentare nel modo più veloce e corretto possibile: ecco le tecniche di rilassamento migliori.

Non ci sono dubbi sul fatto che dormire sia una delle cose più importanti in assoluto e non solo per il benessere fisico ma anche quello mentale che ci torna utile nel corso della giornata successiva.

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Eppure tante volte capita di trovarsi al punto che per potere riposare è necessario sforzarsi di dormire, finendo non solo nel non riuscire a farlo, ma anche nell’aggravare ancora di più il problema che con il tempo può anche diventare patologico.

E quindi per potere ricorrere ai ripari prima del tempo, la cosa migliore da fare è quella di adottare o per meglio dire prendere in considerazione delle tecniche di rilassamento che potrebbero davvero fare al caso vostro. Scopriamone alcune.

Dormire, come rilassarsi per poterlo fare al meglio?

Come detto prima, è davvero importante potersi addormentare nel minore tempo possibile cosi da non far diventare l’insonnia un vero problema anche difficile da potersi risolvere e quindi la cosa migliore da fare è quella di provare delle tecniche di rilassamento.

Rilassamento guidato. Questa è una tipologia di rilassamento veramente adatta a tutti, è piuttosto facile reperire testi e audio appositamente strutturati per indurre uno stato di rilassamento mediante l’ascolto di una voce guida. Generalmente nel rilassamento guidato si sfruttano le tecniche del body scan e l’induzione di immagini. Nel body scan la persona è invitata a prestare attenzione pian piano a ogni singolo distretto corporeo: questo porta già la mente a distogliersi dai pensieri ricorrenti e facilita il rilassamento fisico. A questo può associarsi la rappresentazione guidata di immagini mentali: il conduttore propone diversi scenari funzionali anch’essi a trovare uno stato di quiete.

Rilassamento muscolare progressivo. Questa è una tecnica non etero guidata, ma che (preferibilmente sotto la guida di un operatore esperto) la persona apprende e poi mette in pratica autonomamente. Il principio è quello di alternare tensione e rilassamento contraendo e rilassando man mano diversi distretti muscolari, dai piedi fino al volto. Ottima per chi non si sente in sintonia con rappresentazioni mentali o lunghi silenzi interiori e preferisce una tecnica più “pratica” e di pronto utilizzo.

Esercizi di respirazione. Il respiro risuona con lo stato di quiete o di eccitazione della nostra mente. Se è vero che i nostri stati d’animo possono influenzare ritmo e profondità del respiro (facendolo diventare veloce e superficiale quando siamo tesi o agitati ad esempio) è vero anche il contrario: regolarizzando il respiro possiamo indurre uno stato di calma e rilassamento anche nella mente. Varie tecniche, come la respirazione diaframmatica, aiutano a rallentare il ritmo e aumentare la profondità degli atti respiratori. Un’altra tecnica quella, più meditativa se vogliamo, di “osservare” semplicemente il proprio respiro senza alcun giudizio o intenzione di volerlo modificare: si regolarizzerà da sé in maniera del tutto spontanea e pian piano ritroverete anche quiete nella vostra mente (vale lo stesso discorso del body scan: concentrandovi totalmente sugli atti respiratori distoglierete la mente da tutti gli altri pensieri).

Training Autogeno. Questo metodo è adatto a chi fosse interessato ad apprendere una tecnica più completa, che possa essere utile anche per gestire tensioni e disturbi psicosomatici da stress. Diffidate di corsi “intensivi” di uno o due giorni e di libri, video o audio che promettono di farvi imparare il Training Autogeno in poco tempo. Affidatevi invece sempre e soltanto alla guida di un operatore esperto che conduca un training specifico, individuale o di gruppo, che abbia una durata di almeno tre mesi. Questo metodo condente infatti di rilassare man mano, con i suoi 6 esercizi di base, i vari distretti corporei in modo che, con l’esercizio, alla fine il rilassamento si generi da sé in maniera quasi riflessa. Perché questo accada, l’esercizio quotidiano (bastano pochi minuti) è fondamentale. Uno dei primissimi benefici che si notano già dalla pratica degli esercizi di base nella prima o seconda settimana, è una maggiore facilità ad addormentarsi (se praticato la sera prima di dormire) o a riprendere sonno per coloro che soffrono di risvegli notturni.
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