Una montagna di monetine beneauguranti gettate nella famosa fontana romana che vengono destinate a uno scopo benefico
Chi di noi, visitando la Città Eterna e passeggiando così per il suo meraviglioso centro storico, non si è trovato girato di spalle a gettare una moneta dentro una delle più belle e famose fontane del mondo? Un rito, quello della monetina beneaugurante di Fontana di Trevi, che porta un incredibile tesoro che i tecnici dell’azienda municipale di luce e acqua della Capitale prelevano ogni anno dal fondo della vasca.
Un gesto, quello della monetina gettata in una fontana o in un corso d’acqua, che ha origini antichissime. Già gli antichi romani, millenni fa, usavano lanciare monete in corsi d’acqua, fiumi, laghi e anche fontane, per accattivarsi i favori delle divinità acquatiche e attirarsi la buona sorte, per esempio, alla vigilia di un viaggio.
Un rituale antichissimo
Un rito che affonda le sue origini nella storia secolare dell’Urbe, a cui non si sottrae davvero nessuno, perchè resta una leggenda antichissima a cui piace credere. Un’usanza nota in tutto il mondo, e sono davvero pochi i turisti giunti a Roma che non dedicano almeno una visita alla Fontana di Trevi, non solo per la magnificenza della spettacolare vasca settecentesca, una straordinaria opera nel cuore del centro storico romano realizzata nella seconda metà del Settecento da Nicola Salvi, ma per il classico lancio della monetina, cui da anni si è affiancato l’altrettanto immancabile selfie. Un rito beneaugurante di buon viaggio. E secondo la tradizione, il lancio della moneta va eseguito di spalle e a occhi chiusi, solo questo assicura di tornare a Roma, ma c’è anche chi allega un desiderio nella speranza che possa avverarsi nel giro di poco. Considerando i milioni di turisti che ogni visitano la Citta Eterna, che fine fanno le migliaia di monetine gettate nella fontana?
Un piccolo tesoretto
Oggi questa pratica irresistibile per i turisti rappresenta anche una discreta fonte di reddito per l’amministrazione capitolina. Euro, ma anche dollari, rubli e yen e qualsiasi altro tipo di moneta corrente ogni giorno vengono raccolte centinaia di monetine dal pavimento della fontana. Un’operazione piuttosto delicata che viene eseguita sempre di buon mattino quando l’affluenza dei turisti è più bassa, tramite delle pompe che aspirano l’acqua dal vascone. Secondo i dati forniti dal Comune pare che la rendita giornaliera si aggiri intorno ai tremila euro, quindi oltre un milione di euro all’anno circa, una incredibile montagna di soldi. Soldi che comunque finiscono nella casse della Caritas diocesana della capitale e che finanziano attività di beneficienza a supporto di malati e senzatetto.