Essere in buona salute, mangiare controllato, ma sentirsi stanco dopo aver dormito la notte, potrebbe avere un significato nascosto
Sembra ovvio parlare di ansia in questo periodo, dopo gli ultimi anni vissuti in apnea, e tutte le forze impiegate per tornare alla normalità, ma non sempre è facile capire come orientarsi per individuare e affrontare questo problema.
Uno dei campanelli d’allarme, non sempre preso in considerazione è la stanchezza, se prolungata e senza altre cause accertate, potrebbe essere un sintomo di ansia e depressione.
L’ ansia fa stare male
A volte l’ansia arriva dopo un periodo molto difficile, ma può anche essere una condizione “lieve” del vivere, magari solo per un periodo, ma inficia comunque sul vivere quotidiano, facendoci sentire sempre stanchi fisicamente e svogliati. I periodi di stress sono l’esempio più calzante. Il cortisolo, un ormone prodotto dal surrene su impulso del cervello, è l’ormone simbolo dello stress: nei momenti di maggior tensione determina l’aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno. Insieme al cortisolo vengono poi liberate adrenalina e noradrenalina, la combinazione di questi tre elementi aumenta la pressione sanguigna per migliorare le prestazioni fisiche e la prontezza.
Passata la situazione di stress l’organismo torna in equilibrio e il corpo si rilassa. Questa fase è essenziale: senza di essa si verificano le condizioni per l’esaurimento e per una grande stanchezza fisica e mentale. A volte la spiegazione può essere semplice, magari legata al consumo di caffeina o al non dormire bene o sufficientemente la notte. Ma è importante risalire con esattezza al sistema causa effetto.
La stanchezza può derivare da uno stato d’ansia
Per esempio se ci si sente stanchi esattamente in corrispondenza di un incontro, più o meno importante, si può pensare di soffrire di “ansia sociale”, magari accompagnata anche da dolori allo stomaco e respiro affannato. Spesso l’ansia può causare anche inappetenza, proseguendo nel circolo vizioso di una stanchezza che non fa che aumentare, e se aggiungiamo la difficoltà a dormire bene, spinta dagli ormoni dello stress come il cortisolo e l’adrenalina che, attenendosi alla loro funzione, non favoriscono l’addormentamento, allora possiamo pensare che l’ansia sta prendendo il sopravvento e dobbiamo cominciare a trovare soluzioni idonee per tornare in forma e liberarci del problema. Ma non è ancora tutto, anche i dolori muscolari e articolari, accompagnati alla sensazione di spossatezza, potrebbero essere sintomo di ansia, da valutare attentamente, soprattutto se non pratichiamo attività fisica da diverso tempo! E proprio l’attività fisica è una delle eventuali soluzioni, anche blanda, ma costante è perfetta per ridurre ansia, dolori muscolari, articolari e per sentirsi bene con se stessi.
Fermo restando la necessità di consultare uno specialista, ciò che dobbiamo fare è stimolare l’effetto del sistema parasimpatico, parte del sistema nervoso deputato a rigenerare, far riposare e ridurre lo stress. Funziona quando dormiamo, ma anche in tutte quelle attività in cui siamo concentrati in qualcosa che ci piace. Ossia tutte le arti creative come la pittura, la musica o il teatro, la scrittura e tutte le attività manuali e intellettuali che ci consentono di “staccare il cervello”. Perfetta anche la meditazione e il tempo da dedicare alle persone che ci fanno stare bene.