Arrivano sempre più svariate e bizzarre forme per le ruote della bicicletta, dopo quelle quadrate che hanno fatto impazzire il web ora arrivano quelle triangolari che promettono prestazioni mirabolanti
Un vecchio detto diceva che chi nasce quadrato non può certo morire tondo, intendendo la testardaggine di una persona, ma per le biciclette il detto va riadattato visto che dopo secoli di progressi tecnologici per ottenere le ruote tonde più leggere, veloci e performanti, oggi possiamo trovare anche delle forme più strane.
Il triangolo di Reuleaux, il cui nome è dovuto a Franz Reuleaux, ingegnere tedesco del XIX secolo, è un esempio non banale di curva ad ampiezza costante, ovvero di curva piana e convessa contenuta tra due rette parallele a distanza fissata d e che toccano sempre la sua frontiera comunque siano ruotate.
All’inizio erano di legno, poi una più grande e una notevolmente più piccola, poi con i raggi, in metallo, in carbonio, lenticolari, ma sempre rotonde erano. Oggi le ruote di una bicicletta possono sfidare qualsiasi legge della motricità e arrivare ad assumere una forma quadrata o addirittura triangolare. L’ingegnere ucraino Sergii Gordieiev, noto semplicemente come “The Q”, ha pubblicato sul proprio canale di YouTube l’ennesimo rivoluzionario progetto, ma questa volta ancora più estremo, perché sfrutta un particolare principio matematico noto sin dall’800 ovvero il cosiddetto triangolo di Reuleaux. La bicicletta con le ruote triangolari è ovviamente diventata virale, stupendo tutti soprattutto perché perfettamente funzionante. Il principio fisico che permette alla bici di funzionare ugualmente è noto sin dall’Ottocento: il triangolo di Reuleaux. Per quanto possa sembrare incredibile la bicicletta con le ruote triangolari va spedita e liscia, con un moto perfetto, proprio come con le ruote tonde. Il sistema “in equilibrio perfetto” e i piccoli scossoni sono addolciti perfettamente dall’ ammortizzazione.
Attraverso un video, l’ingegnere illustra tutte le fasi del processo di creazione di trasformazione, la ruota cambia forma e va ad adattarsi a quella di un triangolo. La reinvenzione della ruota triangolare ha permesso di modificare la struttura stessa di un mezzo di trasporto antico e molto comune per muoversi in libertà e senza inquinare. Per funzionare nella maniera corretta, le gomme sono state montate con un indispensabile doppio ammortizzatore in grado di assorbire i vari saltelli a ogni giro. Solo così si sarebbe potuto garantire un moto ottimale. Per il momento quello della bici a ruote triangolari è solo un esperimento, riprodotto probabilmente in uno o pochissimi esemplari in totale, ma ha fatto in tempo ad attirare l’attenzione e la curiosità di molte persone e anche di qualche azienda interessata soprattutto all’efficienza dimostrata dal prototipo finale.
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