Uno degli obiettivi dell’Emilia-Romagna, oltre a quello di ripartire quanto prima (e soprattutto più forti) è quello di mettere in salvo quante più cose preziose possibili: tra questi anche i libri antichi
Gli stessi che sono stati inevitabilmente danneggiati dall’alluvione che l’ha colpita in questi giorni. Purtroppo le terribili immagini che arrivano dalla regione ci fanno sentire, allo stesso tempo, sia tristi che impotenti. Per non parlare anche del bilancio delle vittime che nelle ultime ore è aumentato: sono 15 i cadaveri che sono stati ritrovati, morti annegati tra l’acqua ed il fango.
Gli abitanti delle città colpite cercano di darsi forza e provano a risalire la china. Lo fanno con tutte le loro forze. Anche se ne sono rimaste davvero poche dopo quello che hanno subito. In queste ultime ore si sta parlando anche di una vicenda interessante che vede come protagonisti proprio alcuni libri antichi: il loro obiettivo è quello di metterli in salvo ed hanno studiato un metodo infallibile.
Emilia-Romagna, arriva il metodo per salvare i libri antichi
Purtroppo le notizie che continuano ad arrivare direttamente dalla regione non sono affatto delle migliori. Soprattutto per via del fatto che è stata dichiarata, ancora una volta, “allerta rossa”. La pioggia continua a scendere, anche più forte, rispetto agli ultimi giorni. La preoccupazione per i cittadini cresce sempre di più. Un’altra terribile notizia riguarda l’archivio comunale che si trova in zona Cava.
Precisamente nel seminterrato del seminario diocesano, a San Benedetto. Purtroppo l’acqua è arrivata fin sopra tutti gli scaffali ed ha divorato tutto quello che c’era. Danneggiando (non poco) il reparto religioso. Tutti i libri presenti sono finiti in acqua. Stiamo parlando di testi che hanno più di 500 anni. Nel frattempo è stato studiato un rimedio per poterli salvare. In che modo?
Con una immediata surgelazione. Tanto è vero che una decina di volontari hanno deciso di trasportare, non con poche difficoltà, i libri nella vicina Cesena. Una delle note aziende nel settore agricolo come la Orogel (fortunatamente la stessa non ha subito alcun tipo di danno) si è messa immediatamente a diposizione. Tanto da consegnare una cella frigorifera a -25°C. All’interno della stessa sono stati inseriti, appunto, i libri in questione.
Nel frattempo sono arrivate anche le parole da parte del numero uno dell’azienda, Bruno Piraccini. Lo stesso che ha confermato di non averlo fatto per pubblicità e che non ha voluto un singolo euro. Tanto da annunciare di averlo fatto per il bene della comunità. Segno del fatto che il popolo emiliano si sta dando una grande mano l’un l’altro, con la speranza che questo brutto periodo possa trascorrere quanto prima.