Il testamento di Silvio Berlusconi, aperto alcuni mesi fa alla presenza del notaio, ora può davvero essere attuato. Tutti i figli hanno accettato le ultime volontà del padre
I figli del Cavaliere Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi sono pronti a spartirsi l’eredità del padre. Secondo le ultime indiscrezioni infatti, l’accordo è stato raggiunto e i molteplici beni del cavaliere verranno divisi tra loro come da testamento che diventa così di fatto esecutivo. Oltre all’ingente somma di denaro, il patrimonio prevede anche barche, ville, azioni e titoli.
L’eredità di Silvio Berlusconi, un patrimonio che mal contato sfiora i 4 miliardi di euro, sarà divisa fra i suoi cinque figli da due matrimoni. Ai cinque figli sono riservati due terzi del patrimonio, mentre di un terzo Berlusconi poteva disporre liberamente.
Il testamento diventa esecutivo
La firma è avvenuta presso la Villa San Martino di Arcore. Ora il testamento è davvero esecutivo per gli oltre cinque miliardi di valore del patrimonio, tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. Una conclusione che conferma ancora una volta la forte unità familiare di tutti gli eredi legittimi, che ha portato così a un’accettazione senza beneficio di inventario, altrimenti più complessa. “Interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità”, tenendo fede al comunicato congiunto emesso dai figli del Cavalieri all’indomani della morte dell’ex Premier, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi hanno accettato l’eredità del padre. Dalla morte di Berlusconi, il 12 giugno scorso, legali e consulenti hanno lavorato per chiarire tutti gli aspetti e i valori del grande patrimonio, con l’accettazione senza riserve presso Villa San Martino, e ora tutto diventerà esecutivo.
Come sarà diviso l’ingente patrimonio
Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre 5 miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. La parte più consistente del patrimonio è rappresentata dalle quote Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate, che diventano quasi 4 miliardi considerando anche le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi. Per effetto dell’accettazione di oggi, “Marina e Pier Silvio Berlusconi assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest Spa, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale”. L’accordo sottoscritto dai cinque fratelli Berlusconi prevede un patto parasociale che tra le tante clausole, c’è quella a non vendere quote azionarie nei prossimi di 5 anni, in virtù della quale nessuno dei fratelli modificherà le quote possedute nelle proprie holding e conseguentemente in Fininvest.
