La Paluani, l’azienda centenaria di proprietà della famiglia Campedelli, con debiti per milioni di euro, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Verona
Il tribunale di Verona ha dichiarato nei giorni scorsi il fallimento della Paluani Spa, storica società del pandoro fondata nel 1921 e controllata della famiglia Campedelli, già proprietaria anche della squadra di calcio del Chievo. Finisce qui la favola di un’azienda centenaria che ha allietato con i suoi prodotti il periodo natalizio di intere generazioni di italiani.
La Paluani era stata ceduta lo scorso anno alla Sperlari, che fa capo al gruppo dolciario tedesco Katjes International, per 7,6 milioni di euro, al termine di un’asta. Dopo questo passaggio di consegne, la Paluani 1921 Spa, sotto la gestione dell’azienda tedesca, ha cercato di riprendersi e riallinearsi alle quote di mercato perdute, ma la sentenza del tribunale ha chiuso definitivamente la questione.
Panettone e pandoro sono due tra i dolci che non possono mai mancare sulla tavola degli italiani durante le feste natalizie. Anzi, si è sempre creata una specie di rivalità tra chi preferisce il primo, morbido e ben farcito con canditi e l’uvetta, e chi invece ama il secondo, più burroso e profumato. Ma in realtà sono entrambi buonissimi e non potremmo mai farne a meno. Con gli anni sono arrivati prodotti sul mercato sempre diversi, aromatizzati e con gusti particolari, ma sempre tipicamente italiani. E chi in cento anni di vita ha, con i suoi dolci natalizi, “accompagnato” il nostro Natale, è stata la Paluani, la storica azienda di Verona che ora però è stata dichiarata fallita dal tribunale della città scaligera. Fondata nel 1921 con sede a Dossobuono, per più di cent’anni ha prodotto pandori, panettoni e colombe, oltre a essere stata anche sponsor del Chievo Verona, società calcistica anch’essa fallita e sempre di proprietà della famiglia Campedelli. Si chiude così un’era per la Paluani, dichiarata fallita dopo le gravi difficoltà finanziarie riscontrate in questi ultimi anni, fino alla cessione delle attività alla Sperlari, sussidiaria del gruppo dolciario tedesco Katjes International.
La sentenza di fallimento con revoca della procedura di concordato “è stata motivata contestando all’azienda una serie di criticità fra le quali le scarse possibilità di riuscire a soddisfare i creditori: a fronte di un ammontare complessivo di quasi 82 milioni di euro richiesti, la somma che la Spa rendeva disponibile era inferiore ad un milione”. Ad aprile 2022, i libri sono stati portati in Tribunale con la domanda di omologa del concordato, con le banche esposte verso Paluani per un totale di circa 35,5 milioni. La società di origine è ancora in possesso di beni immobili, che in parte nel frattempo sono stati alienati.
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