Farmaco per dimagrire sotto esame per i suoi effetti collaterali

Un farmaco per dimagrire è al momento al vaglio degli esperti, ma che il motivo abbia a che fare con gli effetti collaterali che comporta.

Pare proprio che i casi o per meglio dire la segnalazione dei casi che hanno portato a pensieri autolesionisti e suicidi, si è registrato in persone che da qualche tempo utilizzavano la Semaglutide come l’Ozempic.

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Ad avere aperto una indagine è stata l’agenzia europea del farmaco che si è soffermata in particolare sull’Ozempic: un farmaco utilizzato per il controllo della glicemia nei soggetti affetti da diabete di tipo 2, ma viene anche utilizzato in maniera impropria per perdere peso velocemente. E poi la Semaglutide che oltre ad aumentare la sensibilità insulinica e quindi ridurre la glicemia, conferisce anche un senso di sazietà e quindi provoca un generale dimagrimento.

La moda di questi due farmaci in particolare è quella decantata da tanti giovani sui social che parlano della perdita di peso esponenziale che hanno avuto ma che a quanto pare porta a dei problemi più severi. Ma entriamo nel merito.

Farmaci per la perdita del peso dagli effetti collaterali: l’EMA indaga

La notizia è ufficiale, l’EMA ovvero l’Agenzia europea del farmaco sta al momento facendo un controllo o per meglio dire una revisione su alcuni farmaci che al loro interno contengono la semaglutide, cosi da potere capire se esiste un legame con un aumento del rischio di suicidio.

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Il Comitato per la farmacovigilanza (PRAC) dell’EMA esaminerà i farmaci contenenti semaglutide o liraglutide, come ad esempio Wegovy, Saxenda e Ozempic, al fine di indagare su un possibile collegamento con pensieri suicidari e autolesionismo. Nel foglietto illustrativo di Saxenda è riportato che nei trial clinici lo 0.3% degli adulti partecipanti ha avuto pensieri autolesionisti e suicida, quindi questo effetto collaterale non è completamente nuovo o inaspettato” questo si legge sulla nota ufficiale.

Insomma si tratta davvero di un caso molto importante e che per nessuna ragione va preso sottogamba, non è infatti chiaro come sia possibile che un farmaco per il controllo della glicemia possa portare a pensieri suicidari. Pare infatti che di recente moltissimi pazienti abbiano riscontrato, dopo avere preso il farmaco, non solo la riduzione del desiderio di mangiare, ma anche una diminuzione di altri impulsi come il mangiarsi le unghie, lo shopping compulsivo e il consumo di alcolici.

Non resta dunque che attendere per capire quali saranno i risultati di tale problema.