Può essere un prestito e una donazioni ma ci sono modi per cui i genitori quando danno dei soldi ai loro figli si può non considerare come lascito
Un prestito da mamma e papà. Ma spesso e volentieri quando in famiglia ci sono più figli alcune cose è bene sottoscriverle e ribadirle al fine di evitare inconvenienti legati alla possibile eredità. Succede qualche volta che quando non ci sono queste trascrizioni possono nascere delle discussioni che non sono molto simpatiche con la famiglia. Già perché i soldi che i genitori danno ai figli rappresentano, nella maggioranza dei casi, delle donazioni, con la possibilità poi che vengano considerate nella divisione ereditaria.
Se si vogliono evitare spiacevoli conseguenze, liti in famiglia e ricorsi (spesso frutto di litigi e rapporti tar figli deteriorati) è bene seguire alcune semplici regole, che possono tranquillizzare tutti e regalare maggiore serenità, evitando discussioni e possibili ricorsi.
Spesso e volentieri queste quote vengono poi calcolate sul patrimonio ereditario e quindi sottratte dalle donazioni che sono state date dal genitore quando era ancora in vita. E questo viene fatto anche per dare la possibilità che la parte dell’eredità sia più equa possibile, anche perché la questione delle donazioni può essere facilmente sollevata dagli altri eredi, per far sì che la propria eredità non sia ridotta. Ma c’è da aggiungere che questo non è sempre possibile. Ci sono donazioni in favore dei figli che possono non essere calcolate nel patrimonio ereditario.
Non sempre le donazioni si possono calcolare nell’eredità
C’è una possibilità di farsi dare soldi dai genitori senza considerarli nell’eredità. Il coniuge e i rispettivi figli del defunto hanno l’obbligo di collazione, ovvero devono inserire nel patrimonio ereditario ogni tipo di bene che hanno ricevuto come donazione e il rispettivo valore, solo così si può assicurare una equa divisione nell’eredità, almeno secondo quanto stabilisce il Codice civile e la suddivisione delle quote.
Ma attenzione non tutte le donazioni che sono state ricevute nell’arco della vita sono soggette a collazione, anche perché questo dipende, al di là del rapporto tra donante e donatario, e soprattutto dalla loro finalità. Ecco quali sono, secondo l’articolo 742 del Codice civile le donazioni che sono escluse dalla collazione:
- per l’abbigliamento;
- finalizzate alle nozze;
- remuneratorie (per riconoscenza o meriti).
- Le spese di mantenimento;
- le spese per l’educazione;
- a causa di malattia;