Febbre del Nilo, anche in Italia arriva il primo decesso

Anche in Italia si è registrato il primo caso di decesso a causa della febbre del Nilo: una preoccupazione per la salute pubblica.

E’ una notizia che non fa altro che preoccupare e che purtroppo è arrivata anche in Italia, si parla della West Nile fever che viene chiamata anche Febbre del Nilo e può essere considerata una seria preoccupazione per la salute pubblica, pur non costituendo al momento alcuna emergenza sanitaria.

Febbre del Nilo
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Al momento non superano i dieci i casi che al momento sono stati registrati in Italia dall’inizio di Maggio, il primo tra tutti è stato a Parma, eppure i casi sono in continuo aumento cosi come sottolinea il bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità in cui si evidenzia il continuo aumento delle province coinvolte, e delle regioni interessate. La Febbre del Nilo.

La cosa ancora più importante è che questo problema non preoccupa solo l’Italia, ma anche il resto dell’Europa che ha in particolare lanciato l’allarme sulle zanzare invasive e i rischi per la salute. La diffusione delle malattie trasmesse per le punture degli insetti aumentano sempre di più. Ma il contagio si può prevenire?

Febbre del Nilo, quanti sono i casi di contagio e dove si trovano

Come detto prima anche in Italia è stato registrato il primo decesso per la febbre del Nilo, dall’inizio di maggio sono stati confermati in Italia 6 casi di infezione da West Nile nell’uomo, di questi bisogna sapere che:

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  • 3 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 in Lombardia, nelle province di Mantova e Cremona, e uno in Emilia-Romagna);
  • 2 casi identificati in donatori di sangue (in Emilia-Romagna e Piemonte);
  • 1 caso di febbre (ancora in Lombardia).

La cosa sicura è che tra i primi contagiati, uno dei casi è stato registrato in Lombardia, questo è quello che riporta l’ultimo bollettino di sorveglianza settimanale dell’Iss, risalente al 27 luglio 2023. Intanto oltre a sorvegliare la diffusione del virus della Febbre del Nilo negli esseri umani, sono sotto sorveglianza veterinaria anche cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici.

“È emerso che la circolazione del Lineage 2 del West Nile virus (tipico del Subshara e del Madagascar) in Emilia Romagna, Lombardia, Sardegna e Piemonte; mentre il Lineage 1 è stato confermato in Sicilia e Veneto. Al momento, leggendo il bollettino, si evidenzia il continuo aumento delle province coinvolte, ora 27, e delle regioni interessate: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia e Sardegna” si legge sulla nota ufficiale.