Forse la storia più bella dei Mondiali di atletica leggera: Femke Bol era diventata virale per il crollo a pochi passi dall’arrivo, pochi giorni dopo si è resa protagonista di una rimonta incredibile
La caduta e il riscatto. Protagonista goffa, protagonista di un’impresa. La vendetta di Femke Bol si è consumata presto, caldissima, altro che servita su un piatto freddo. La velocista e ostacolista olandese rimarrà nella storia di questi Mondiali di atletica leggera disputati a Budapest.
Ha contribuito alla medaglia d’oro dell‘Olanda nella 4×400 femminile. Proprio lei che aveva rovinato tutto a un passo dall’arrivo nella 4×400 mista. Era partita per ultima, la medaglia era a un passo nel vero senso della parola, ma è scivolata e caduta faccia a terra a pochi metri dal traguardo.
Il testimone le è scappato di mano e ha concretizzato l’enorme delusione. Cancellata pochi giorni dopo grazie a una rincorsa fenomenale nella 4×400 femminile. È stata di parola, l’aveva promesso dopo l’errore commesso: “Avrò la mia vendetta!”.
La commozione all’arrivo: che emozione!
Detto, fatto: dopo il titolo nei 400 ostacoli, un altro riscatto è arrivato nella 4×400 femminile. Anche qui la campionessa è partita per ultima (dopo Eveline Saalberg, Lieke Klaver e Cathelijn Peeters) e ha contribuito alla grande per la medaglia d’oro. Hanno vinto gli stimoli dopo quanto successo nella gara mista. Stregato il pubblico sugli spalti e tutti quelli che hanno seguito da casa la sua rimonta.
“𝑳𝒐𝒐𝒌 𝒂𝒕 𝑩𝒐𝒍!” 🤯
Femke Bol comes from nowhere to win gold for Netherlands in the women’s 4x400m relay 🇳🇱 pic.twitter.com/2pFAR0dtUd
— Eurosport (@eurosport) August 27, 2023
Era nettamente dietro all’atleta britannica e a quella giamaicana negli ultimi 100 metri, sembrava un bronzo scontato vista la distanza, invece si è scatenata con una progressione impressionante. L’esultanza ha fatto capire tutte le emozioni provate in quel momento. Le compagne l’hanno raggiunta ed è scattata la festa per l’Olanda. Bol si è messa le mani sul volto e si è goduta il riscatto, era quasi commossa. Forse è il suo il racconto più bello di questi Mondiali di atletica. Era caduta. Non solo si è rialzata, ma ha messo entrambi i piedi nella storia.