A che cosa serve la firma elettronica e come si deve fare per ottenerla: è un sistema di autenticazione davvero efficace.
Di che cosa parliamo quando ci riferiamo alla firma elettronica? Tanto per cominciare si tratta di un sistema di autenticazione che rende possibile associare la propria firma ad un documento informatico, in particolare quando si tratta di una comunicazione tra imprese e PA, ma la si può utilizzare anche tra privati.
Per essere ancora più chiari, il giornale.it da una definizione ancora più particolareggiata: “È uno degli strumenti digitali di cui piccole e medie imprese non possono fare a meno, particolarmente importate nelle comunicazioni ufficiali con la Pubblica Amministrazione o con clienti e fornitori. Si tratta della firma elettronica, strumento per autenticare documenti, che ha lo stesso valore della firma autografa; può rivelarsi utile anche per i privati cittadini, ad esempio per sottoscrivere documenti e atti ufficiali da remoto, richiedere o effettuare pratiche a distanza presso gli uffici della PA (come il cambio di residenza), inviare atti e documenti di vario tipo a Comune e altri enti“.
Per poterla ottenere bisogna essere in possesso di tre requisiti che sono: autenticità (perché assicura l’identità della persona o impresa che firma); integrità (perché garantisce che i documenti non sono stati modificati dopo essere stati firmati); non ripudio (perché assicura che un documento firmato con FEQ (Firma Elettronica Qualificata) non può essere ripudiato da chi lo ha firmato).
Firma digitale come si ottiene e quanto costa
Una volta capito la funzione della firma digitale è il caso di entrare nel particolare, tanto per cominciare questa si trova in genere in un kit per l’identità digitale che in genere si presenta in diversi supporti: una smart card, da utilizzare con l’apposito lettore, o una chiavetta USB, che può includere anche la smart card e tutti i software per la creazione e la gestione della firma digitale.
Anche online si possono trovare di diversi tipi e anche con diversi prezzi, anche se in genere il prezzo base varia tra i 20 e gli 80 euro, a seconda che si preferisca utilizzare la smart card o la chiavetta USB. In alcuni casi si può ottenere anche gratis: alcuni ordini professionali e Camere di Commercio, ad esempio, lo rilasciano in fase di iscrizione.
Per poterlo ottenere quello che si deve fare è iscriversi sul sito dell’ente certificatore e una volta scelto si devono inserire i propri dati e un documento di identità valido, poi è necessario anche procedere alla sua verifica e lo si può fare presso un pubblico ufficiale recandosi in Comune; a domicilio, durante la consegna del Kit per la firma digitale; presso un centro di spedizione o ufficio postale; o ancora, via web tramite webcam, servizio, questo, che però non viene offerto da tutti gli enti.
Non finisce qua, la cosa da tenere a mente è anche che è possibile ottenere la firma in modo più semplice se si ha lo SPID o la CIE, con un accesso fatto in questo modo si soddisfa la necessità di identificazione, prima fatta solo fisicamente o via web cam.