Fisco, l’Agenzia delle Entrate inizia a utilizzare l’algoritmo

L’Agenzia delle Entrate ha deciso di mettere in campo un nuovo metodo per i controlli fiscali: si ha a che fare con un algoritmo.

Non ci sono dubbi, è ufficialmente partito il nuovo sistema dell’Agenzia delle Entrate per i controlli fiscali e si tratta in particolare di un algoritmo, lo stesso che cosi come si legge dalla nota ufficiale permette i controlli in modo diverso.

Agenzia delle entrate
Agenzia delle entrate, Notizie.top foto Ansa

“Si tratta di un algoritmo in grado di ordinare, secondo diversi criteri di priorità, le posizioni già individuate in esito ad un’analisi deterministica, così da ottimizzare i risultati e la calendarizzazione delle attività istruttorie” questa è la definizione del nuovo metodo in questione.

Per capirci meglio, pare che l’agenzia delle entrate per questa novità abbia deciso di affidarsi all’Intelligenza artificiale che in qualche modo potrà organizzare meglio i controlli, ma senza dare il via libera in modo automatico a procedere verso i contribuenti.

Agenzia delle entrate, al via il nuovo metodo: come funziona?

Ad avere riportato i dettagli di questa nuova funzione è stata una informatica dell’Agenzia delle Entrate stessa resa nota lo scorso 19 maggio, che riporta: “Nello svolgimento del processo di analisi viene sempre garantito l’intervento umano e, di conseguenza, non si fa uso di alcun tipo di processo decisionale completamene automatizzato”.

Agenzia delle entrate, Notizie.top foto Ansa

Tra i punti fondamentali inseriti nella normativa, in particolare due:

  • i criteri con cui verranno effettuate le verifiche ai fini dell’analisi del rischio evasione
  • le modalità di utilizzo dei dati presenti nell’Archivio rapporti finanziari e il loro incrocio con le altre banche dati a cui l’Agenzia delle Entrate ha accesso.

E quindi per capirci meglio, la novità sarà divisa in tre passaggi: il primo è quello dell’inserimento dei dati nel database interno dell’Agenzia, chiamato “Dataset di Analisi”. I dati utilizzati sono quelli contenuti in due categorie di archivi ai quali l’Agenzia ha acceso accesso per legge: il cosiddetto “Archivio dei Rapporti Finanziari”, che è parte dell’Anagrafe Tributaria; le altre banche dati.

Mentre il secondo passaggio, il settore “Analisi del Rischio” effettua dei controlli sulle informazioni contenute nel Dataset di Analisi con l’ausilio di specifici strumenti informatici (l’algoritmo) così da individuare il livello di rischio di evasione, di frode o di elusione fiscale.

Il terzo passaggio, se ci si trova di fronte ad un livello di rischio particolarmente alto, i dati vengono inseriti in un secondo database interno, chiamato “Dataset di Controllo”.