Esistono diverse zone dello spazio aereo in cui è vietato il passaggio di velivoli. Alcune zone sono completamente interdette ai voli e alcune di queste sono sorprendenti
La no fly zone, l’area di interdizione al volo per aerei non autorizzati (acronimo NFZ), è una zona dello spazio aereo di definite dimensioni, al disopra del territorio o delle acque territoriali di uno Stato, all’interno del quale il volo degli aeromobili è vietato, può essere totale o limitato a velivoli militari.
Molto spesso sentiamo parlare di divieto di sorvolo di determinate aree geografiche, ma cosa significa esattamente? Innanzitutto il Codice della Navigazione, nell’art. 793 definisce che: “l’ENAC può vietare il sorvolo su determinate zone del territorio nazionale per motivi di sicurezza…” inoltre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti può, altresì, vietare la navigazione aerea su tutto il territorio nazionale, per eccezionali motivi di interesse pubblico. Esistono essenzialmente due tipi principali di aree soggette a restrizioni: le zone di interdizione al volo e gli spazi aerei vietati.
Alcuni esempi di No Fly Zone
Esempi di no fly zone sono quelli relativi alle aree di conflitto come accaduto in Iraq (1991-2003), in Bosnia-Erzegovina (1993-1995) e la Libia (2011, 2018-19), o in Italia, in occasione di eventi specifici, quando è stato ampliato l’ambito della NFZ su Roma per tutto il periodo (dicembre 2015 – novembre 2016) del Giubileo straordinario indetto da papa Francesco, per prevenire attacchi terroristici. Nel mondo esistono numerose NFZ permanenti, nate per proteggere luoghi d’interesse storico-artistico o aree sensibili quali, ad esempio, centrali nucleari, edifici pubblici e siti artistici, segnalate sulle carte aeronautiche, in modo che i piloti conoscano bene le zone che non possono attraversare. Nel caso in cui accadesse, il primo avvertimento sarebbe un messaggio via radio, seguito da un’intercettazione militare.
Le zone vietate, identificate dalla lettera “P” di prohibited sono porzioni di spazio aereo entro il quale il volo degli aeromobili è vietato. Le zone regolamentate, identificate con “R” di restricted, sono porzioni di spazio aereo entro il quale il volo è subordinato al rispetto di specifiche condizioni. Le zone pericolose, lettera “D” di dangerous, sono porzioni di spazio aereo all’interno del quale possono sussistere, in specifici periodi, delle attività pericolose per la navigazione. Poi ci sono le zone temporaneamente riservate (TRA) e le zone temporaneamente segregate (TSA) che sono aree sotto la giurisdizione di un’autorità aeronautica riservate a specifiche attività. Nelle prime il transito può essere consentito solo con autorizzazione, nelle seconde non è proprio consentito.
Alcune zone particolari interdette
I Parchi Disney, sia in California sia in Florida. Dopo l’11 settembre sono diventati “spazio aereo di difesa nazionale”, e anche lo stadio dove si disputa il Super Bowl, posti che attraggono tantissime persone, così come la Mecca e la Medina, in questi casi anche per rispetto della religione e dei suoi fedeli. Machu Picchu, interdetta per cancellare i tour in elicottero a bassa quota, non solo fastidiosi, ma pericolosi per la fauna e la flora locali. Anche nella Ville Lumière, Parigi, è vietato volare a una quota inferiore a 2.000 metri. L’Ungheria non permette di sorvolare la sua capitale, Budapest, mentre la Cina vieta piazza Tienanmen.
In India ci sono diverse zone vietate, la più nota è quella dove si trova il Taj Mahal. Poi ci sono tutte le zone americane, a partire da Washington, D.C. , con Casa Bianca, Camp David, il centro Spaziale Kennedy e l’Area 51, ma anche il Ranch Bush (Prairie Chapel Ranch) e la tenuta di Walker’s Point sono aree vietate. Segue Buckingham Palace, residenza ufficiale del Re d’Inghilterra e dei suoi collaboratori e Downing Street, residenza ufficiale del Primo Ministro britannico. Poi tutti i siti per la sicurezza “ nucleare”, le zone sopra i vulcani e quelle pericolose a causa di conflitti. In Israele ad esempio è vietato il transito aereo a molti paesi a causa del conflitto arabo-israeliano. Non ultimo, in seguito al conflitto con la Russia, l’Ucraina è diventata una zona vietata agli aerei civili, ma finora non è stata implementata una no-fly zone militare ufficiale e dal 2022 a molte compagnie aeree civili dei Paesi occidentali è vietato l’ingresso nello spazio aereo russo.