Raccolti dimezzati e rincari alle stelle a causa delle alluvioni e del maltempo che hanno colpito le regioni produttrici, compromettendo i raccolti
Le pesanti e tragiche alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna qualche settimana fa, ma anche il perdurare del maltempo in quasi tutte le regioni d’Italia, stanno avendo una grande ripercussione sui beni di prima necessità, soprattutto quelli presenti nei mercati ortofrutticoli.
I rilevamenti effettuati dalla Coldiretti sulle abitudini delle famiglie italiane ci dicono che ogni italiano nei primi tre mesi dell’anno ha consumato 2 chili di frutta e verdura in meno sul 2022 e addirittura 4 sul 2019 a causa dei rincari abnormi dei prezzi al dettaglio.
Il maltempo ha fatto schizzare i prezzi
Frutta fresca, soprattutto quella di stagione, alle stelle. Comprare susine, fichi e kiwi oggi è diventato sicuramente più impegnativo con prezzi molto al di sopra degli anni passati. Le ciliegie, arrivate a costare anche a 10 euro, se non addirittura 15, al kg in molti mercati ortofrutticoli, sono la fotografia di una situazione diventata insostenibile. L’Unione nazionale consumatori, rielaborando i dati Istat, ha appena certificato che il rincaro della frutta fresca ha pesato per quasi il 5%, esattamente il 4,9%, in un mese, da aprile a maggio, guadagnando la quinta posizione dopo piscine, garage, alberghi e narrativa. Chiaro che il maltempo di questa estate, che tarda ad arrivare, sta facendo la differenza, non solo nelle regioni colpite dalla disastrosa alluvione che ha distrutto interi frutteti, rovinando forse per sempre la coltivazione di frutta e verdura di quelle zone, ma anche le violente grandinate e bombe d’acqua che si stanno abbattendo con sempre maggiore frequenza sulle nostre regioni.
Una situazione destinata anche a peggiorare
Tra maltempo e inflazione la situazione sembra avviata addirittura a peggiorare vista l’impossibilità di raccogliere la frutta di stagione, flagellata su tutto il territorio nazionale. Infatti secondo l’osservatorio sui prezzi di Italmercati, l’associazione che raccoglie i principali mercati italiani all’ingrosso, soltanto per il settore ortofrutticolo, si stima un aumento dei prezzi tra il 15 e il 20 % a livello nazionale. Con prezzi così alti la domanda non può che essere in calo, infatti, sempre Italmercati, soltanto nel primo trimestre 2023, ha registrato un calo addirittura dell’8%. Ma c’è anche chi ne approfitta per speculare sulle condizioni particolari che si stanno verificando. “Le condizioni meteorologiche avverse che hanno interessato le regioni del centro-nord stanno avendo pesanti ripercussioni sui listini dell’ortofrutta all’ingrosso e al dettaglio”, spiega il presidente Carlo Rienzi del Codacons, “in sostanza, come già avvenuto in passato, schizzano alle stelle i prezzi di numerosi prodotti ortofrutticoli venduti nei mercati o presso gli scaffali dei supermercati, e i rialzi vengono giustificati con il maltempo che ha interessato le coltivazioni e la riduzione delle produzioni”.