Funghi della pelle: cosa sono e come si riconoscono?

Potrebbe succedere di fare i conti con i funghi delle pelle specialmente in estate: ma cosa sono e in che modo si riconoscono?

Avete mai sentito parlare dei funghi della pelle: non è poi cosi diffuso, eppure è un inconveniente con cui specialmente in estate è possibile dovere fare i conti, un problema che delle volte sfocia anche in micosi cutanee.

Funghi della pelle
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I funghi colpiscono sia i grandi che i piccoli e il modo migliore di potere andare verso la guarigione è quella di riconoscere subito il problema cosi da evitare anche la diffusione.

La più frequente è la tinea corporis o tigna del corpo. Colpisce soprattutto i bambini che, in genere, entrano in contatto con i funghi dermatofiti che la causano in vacanza, magari quando si avvicinano a gattini randagi infetti. Ma può essere trasmessa anche dai cani o in seguito al contatto con una persona infetta. Meno spesso l’infezione si ha attraverso il terreno contaminato con specie geofile. La tinea corporis interessa soprattutto le aree esposte, in particolare il volto e gli arti superiori, ed è più comune in estate perché si è più “svestiti”. Un’altra micosi del corpo comune in estate è la pitiriasi versicolor, altrimenti nota come “fungo di mare” queste le parole di Stefano Veraldi, titolare del corso di Clinica Dermatologica presso l’Università di Milano Bicocca.

Funghi della pelle, come fare per curarli?

Come detto prima, succede sia a grandi che a piccoli, i funghi della pelle possono venire in qualsiasi momento dell’anno, ma in particolare durante l’estate si è decisamente più soggetti al problema.

“Questa micosi è provocata da un lievito che si chiama Malassezia furfur, che vive normalmente sulla cute e, solo in particolari condizioni, diventa aggressivo. Questo lievito è quindi presente sulla superficie cutanea di tutti, probabilmente la trasmissione avviene da piccoli con l’allattamento dalla mamma. In alcuni casi, complici il clima caldo-umido e l’abbondante sudorazione, tipici della stagione estiva, può capitare che alcuni di questi abitanti pacifici prendano il sopravvento e comincino a proliferare, provocando la pitiriasi versicolor” confermano gli esperti.

Ma come si deve fare per potersi curare? In linea di massima il trattamento è sempre a base di antibiotici, però nel caso in cui si tratta di una lesione singola, si può anche agire in via locale con una terapia. Gli esperti concludono poi: “Nel bambino il farmaco più utilizzato è la griseofulvina, nell’adulto si possono utilizzare i composti azolici per via orale. È buona norma coprire le lesioni con cerotto o pellicole trasparenti se multiple”.

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