Il gelato è uno dei cibi più amati in assoluto dagli italiani, ma che va mangiato con attenzione e scegliendo bene i gusti
Con 2,8 chilogrammi annui di consumo pro capite, il gelato si conferma protagonista dell’estate. I gusti preferiti sono sempre i grandi classici, ma allo stesso tempo c’è voglia di nuovi sapori, ecco perché le gelaterie si sbizzarriscono nel “rivisitare” le classiche scelte, creando nuove versioni di vecchie conoscenze, come il cioccolato al latte di bufala.
Il consumo medio settimanale, in estate, si aggira intorno ai 2,5 gelati alla settimana: la maggior parte delle persone si concede un gelato almeno due volte alla settimana, ma c’è anche chi arriva a tre o quattro e addirittura chi non si fa mancare un gelato al giorno.
Oltre al gusto e alla qualità del gelato, sempre preferito quello artigianale, un’altra domanda regna sovrana: ma il gelato ingrassa o no? E’ più calorico quello con gusti alle creme rispetto a quello alla frutta? Il gelato è buon alimento, perfetto per il caldo dell’estate, contiene vitamine, calcio, fosforo, vitamina A, vitamina E, magnesio e naturalmente le proteine del latte. Non ingrassa, a patto di non esagerare nella quantità e con il vincolo di scegliere quello di qualità. La differenza tra quello alla crema, che ha più grassi, contenuti nel latte o nella panna o, più spesso, latte e panna assieme, con circa 200 calorie, e quello alla frutta è che quest’ultimo non contiene il latte, quindi perde le proteine, ma cresce in vitamine e zuccheri, presenti in dosi più elevate rispetto agli alimenti che vengono consumati caldi, per favorire la percezione del dolce a livello delle papille gustative, che è indebolita dal freddo. Contiene 170 calorie. Il gelato alla frutta può essere inteso sia come sorbetto, dove gli ingredienti principali sono frutta in forma di polpa o succo, zucchero e acqua, sia come gelato in cui oltre alla frutta è presente anche grasso derivato dal latte. Riducendo o escludendo la materia grassa presente nelle creme sarà meno grasso (e quindi meno calorico), ma più ricco di zuccheri.
Se la frutta è presente in buona quantità apporta fruttosio, fibre e micronutrienti come il potassio, gli antiossidanti e le vitamine A, C ed E, che vanno ad aggiungersi al calcio e al fosforo presenti nel latte e tanto importanti per le ossa. Quindi, a differenza di un sorbetto, che è fatto solo di frutta, acqua e zuccheri, il gelato, fatto anche con latte o a panna, risulta più calorico, ma proprio per il suo contenuto proteico e lipidico riduce l’assorbimento degli zuccheri e sazia maggiormente. La differenza fondamentale è nella scelta della qualità. Il gelato deve essere artigianale e fatto con buoni ingredienti, freschi, dove la panna non sia stata sostituita da latte in polvere e grassi vegetali, spesso idrogenati e senza l’aggiunta di additivi chimici. Molto meglio un contenuto di panna vera. Ecco qualche esempio: 100 grammi di gelato al cioccolato contengono 215Kcal, al pistacchio 200Kcal e alla nocciola 190Kcal. Invece 100 grammi di gelato alla fragola contengono 180Kcal, alla mela 180Kcal e alla pesca 180Kcal.
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