George Clooney è il protagonista di Tra le Nuvole dove interpreta un tagliatore di teste aziendale. Il personaggio è ispirato a Tom Stuker.
George Clooney ha narrato sul grande schermo la storia di Tom Stuker, un’intraprendente rappresentate che per motivi di lavoro e non solo ha preso più di 370 aerei e ha trascorso più di 27 milioni di chilometri in volo. Una storia incredibile che ha reso un Tom un personaggio dello star system. Originario del New Jersey nel 1990 Stuker ha deciso di acquistare un pass a vita dell’United Airlines per 290mila dollari: una decisione che con il senno di poi si è rivelata vincente.
In Tra le Nuvole Clooney viaggia per licenziare i dipendenti delle varie aziende, un personaggio cinico che colleziona i punti delle Mille miglia della nota compagnia area. Nella vita reale Stuker acquista il pass a 69 anni e dal quel momento la sua quotidianità subisce un cambio radicale. Non solo viaggia senza limiti ma gode anche di una serie di privilegi concessi dall’United Airlines noti solo ad alcune persone selezionate. Tom ha volato più dell’astronave che portò Amstrong sulla luna e ha visitato più di 100 paesi.
Inoltre ha accumulato una serie di punti flyer che gli sono valsi agi e comodità. Grazie ai viaggi aerei vive in modo agiato: camere d’hotel lussuose, crociere e una serie di premi in denaro che gli hanno permesso anche di ristrutturare la casa del fratello. Insomma Stuker è un passeggero esemplare, la compagnia gli ha dedicato anche un aereo dandogli il suo nome. Un gesto eccezionale concesso solo a pochi viaggiatori.
Tom Stuker, le regole del viaggiatore
Stuker ha volato talmente tanto che ha definito le sue regole del viaggiatore. Mai imbarcare il bagaglio, neanche per viaggi lunghi. Scegliere il posto corridoio, non parlare a voce alta al cellulare. Sempre meglio lavare i piedi prima di imbarcarsi, molto importante fare i complimenti all’assistenti di volo ricordandole la sua gentilezza e disponibilità nel volo precedente, anche se non l’avete mai incontrata.
Regole basilari che gli hanno permesso di conquistarsi il titolo di passeggero d’elite, amato anche dai dipendenti della compagnia aerea. In tanti anni di volo, Stuker ha vissuto anche qualche momento difficile: ha visto morire di infarto quattro persone, ma non è mai stato protagonista di un atterraggio d’urgenza. Non ha mai indossato la temuta mascherina d’ossigeno presente sopra ogni posto.