Non è l’unica app di food delivery che chiude, eppure anche Getir è ufficialmente arrivata al capolinea: ecco le novità.
La notizia è davvero ufficiale, la nota app di food delivery lascerà l’Italia in modo ufficiale, cosi come la Spagna e il Portogallo: si tratta dell’ennesima food delivery che chiude i battenti: nei mesi scorsi era già successo per altri marchi conosciuti.
Pare infatti che il motivo sia legato all’investimento del marchio stesso, che cosi come chi l’ha preceduta vuole immergersi in mercati che siano decisamente più redditizi e infatti dalle prime indiscrezioni pare che investirà nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Turchia, i Paesi che generano il 96% dei ricavi.
“L’uscita di Getir da questi tre mercati le consentirà di concentrare le proprie risorse finanziarie sui mercati esistenti in cui le opportunità di redditività operativa e crescita sostenibile sono maggiori. Getir è molto grata per il duro lavoro e la dedizione di tutti i suoi dipendenti in Spagna, Portogallo e Italia” sono queste le parole dell’azienda.
“Il mercato del food delivery è molto competitivo e occorrono investimenti importanti anche da un punto di vista tecnologico. Inoltre, chi usufruisce di questi servizi come i ristoranti e le pizzerie, una platea di circa 25.000-30.000 esercizi, paga elevate commissioni che toccano anche il 30-35%” sono queste le parole di Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di FIPE Confcommercio ha spiegato a Adnkronos.
Insomma non ci sono davvero dubbi, Getir che fino a qualche mese fa ha effettuato moltissime consegne sta per lascia l’Italia cosi come molti altri Paesi in cui opera per cercare dei mercati che possano essere decisamente più redditizi.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno risposto all’annuncio dei licenziamenti di Getir con una nota. “Con uno scarno comunicato della casa madre turca, Getir comunica la chiusura e il licenziamento dei circa 370 lavoratori ad oggi impiegati. Le motivazioni addotte sono le solite: bassa profittabilità, risultati non i linea con gli obiettivi, e investitori non intenzionati a sostenere ulteriori investimenti” e ancora: “Nulla di nuovo in un settore, quello del food delivery, che vede un susseguirsi di crisi aziendali con migliaia di lavoratori lasciati letteralmente a piedi. Una bolla che sta scoppiando sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Centinaia di famiglie che, da un giorno all’altro vedono messo in discussione il loro futuro. Getir ha potuto sfruttare i benefici derivanti dall’essere sulla carta una startup, per decidere poi, al termine di tale periodo, di lasciare il nostro Paese”.
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