Il celebre giornalista, fresco dei festeggiamenti per i suoi 70 anni, fa un bilancio della sua carriera: il racconto
Ha da poco spento 70 candelini uno dei volti noti del giornalismo italiano: Gigi Marzullo ha festeggiato ieri il suo compleanno e alla vigilia aveva fatto una sorta di bilancio della sua vita, professionale e privata, al Corriere della Sera. “Nella vita ho fatto tanto, anche a mia insaputa: quanto può durare? Spero il più a lungo possibile. Io di sicuro ce la metterò tutta”, ha esordito.
Il focus poi Marzullo lo ha messo su un falso mito, quello secondo il quale è entrato in Rai grazie al leader Dc Ciriaco De Mita: “Neanche lo conoscevo quando ho cominciato a fare l’annunciatore. Dopo, sono diventato consulente, programmista e regista. Percorso regolare. Poi gli avranno chiesto se gli ero simpatico. Però non sono mai andato a un telegiornale. Ho aperto la notte di Rai 1 senza rubare o togliere niente a nessuno”. Il rapporto tra i due, spiega Gigi era “di affetto, non politico. Mio padre faceva politica con lui, ma io lo conobbi perché lavoravo in una radio irpina e a Tele Avellino. Parlandoci, capii che era una persona intelligente, di valore: ho imparato moltissimo da lui”.
“Ho avuto solo due amori nella mia vita – aveva rivelato qualche tempo fa Marzullo – mia moglie e la Rai” e proprio su questo tema esce di nuovo fuori il nome di Ciriaco. Se De Mita non ha agevolato la carriera professionale di Gigi lo ha però aiutato nella vita personale, racconta il giornalista: “Mi sono sposato con Antonella De Iuliis nel 2018, dopo 20 anni di fidanzamento. Sapevo che lei ci teneva, anche se era già stata sposata. Ha fatto tutto Ciriaco De Mita, che teorizzava come l’alternativa al matrimonio fosse peggio del matrimonio stesso. Una sera al Premio Agnes eravamo tutti a tavola e ritirò fuori l’argomento. Io allora dissi: ma se ci sposiamo chi paga? E lui: me ne occupo io, facciamo a casa nostra. E così avvenne. Così ci sposò a Nusco, di cui era sindaco. I miei testimoni erano Adriano Galliani e Flavio Cattaneo”.
Poi l’appunto sui suoi programmi, quelli a cui era affezionato è “A Mezzanotte e dintorni e Sottovoce. Ora si parla molto della vita privata, ma io ho cominciato a fare domande personali a Gianni Letta e a Paolo Rossi, il calciatore, quando non le faceva nessuno”. E la chiosa sulla laurea in Medicina, che ha reso orgogliosi i suoi genitori: “Mi sono laureato, ben oltre i 40 anni. Lì mi hanno voluto ancora più bene. Mia madre continuava a pagarmi le tasse di iscrizione perché non voleva che mollassi. Ora però se sto male chiamo il medico, anche se ho l’abilitazione. A me piaceva psichiatria. Di tanto in tanto vado a Villa dei Pini, ad Avellino, dove uno dei proprietari era mio compagno delle elementari, e parlo un po’ con i pazienti. Da poco una ragazza mi ha riconosciuto e mi ha chiesto come fare per andare ad Amici…”.
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