Giornalisti e parlamentari intercettati dai servizi segreti?

02Davvero giornalisti cosi come i parlamentari sono intercettati dai servizi segreti? Ogni giorno esce fuori un nuovo allarme.

Partiamo da un presupposto, si sente dire che l’intelligence italiana effettuerebbe moltissime intercettazioni preventive e fin qui il discorso non avrebbe nemmeno nulla di strano, visto che possono essere legittime per i servizi segreti che hanno in precedenza ottenuto l’autorizzazione di un magistrato.

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Ricordiamo infatti che non si tratta dello stesso tipo di intercettazioni che si fanno agli indagati e infatti vengono portati avanti dai servizi segreti e non dai magistrati. Quello che però sta facendo mano mano preoccupare sempre di più è il fatto che negli ultimi anni si vocifera la scelta di allargare questo tipo di cosa sempre in misura maggiore. Facendo finire nella rete anche giornalisti, parlamentari e avversari politici del Governo.

Insomma un particolare che qualora venisse confermato potrebbe in qualche modo far suscitare dei dubbi e in un certo senso anche far gridare allo scandalo, considerando tutto.

Intercettazioni da parte dei servizi segreti? La precisazione di Mantovano

Ad avere sottolineato questo tipo di problema è stato in passato anche Matteo Renzi, parole che sono state dopo replicate da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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“Dal momento dell’insediamento di questo Governo non ho mai autorizzato, quale Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, alcuna forma di intercettazione a carico di esponenti politici o di giornalisti” e ancora: “L’attenzione del Governo a evitare qualsiasi improprio uso di tale strumento è dimostrata dal fatto che esso ha proposto e fatto inserire nella legge di bilancio 2023 una norma (art. 1, comma 684, L. 29 dicembre 2022 n. 197), che tutela con maggior efficacia la segretezza delle informazioni acquisite nel corso delle attività; la coerenza delle attività svolte con i fini istituzionali delle Agenzie”.

Delle parole davvero importanti che sottolineano come il Governo sia anche a lavoro per proteggere la privacy di tutti quanti e infatti sempre nella sua nota, il sottosegretario continua: “Nei 7 mesi di attività del Governo, il rilascio della delega è stato improntato a un’analisi puntuale e rigorosa dei requisiti e delle condizioni previste dalla legge, sia per la stretta attinenza delle motivazioni alle finalità di ricerca informativa, sia per l’individuazione dei soggetti nei confronti dei quali si indirizzavano le attività di intercettazione. Poiché il sen. Matteo Renzi evoca uno scenario che, se vero, sarebbe gravissimo, l’autorità giudiziaria valuterà ogni eventuale accertamento, a garanzia delle istituzioni e dell’ordinamento democratico. Per quanto di mia competenza, ho già comunicato al presidente del Copasir senatore Lorenzo Guerini la disponibilità a fornire ogni utile informazione, qualora ne ravvisi l’opportunità”.