Dopo lo show a Val di Zoldo, al Giro d’Italia va in scena la penultima frazione in linea. Il percorso e i favoriti.
Secondo giorno del trittico infernale al Giro d’Italia. In attesa della cronoscalata che potrebbe decidere il vincitore, la diciannovesima tappa ha in programma la Cima Coppa delle Tre Cime di Lavaredo e soprattutto una frazione che si preannuncia molto complicata e dove nessuno si può nascondere.
La classifica è corta nelle prime tre posizioni e sappiamo che in una cronoscalata tutto può succedere. Per questo motivo Thomas non potrà gestire il vantaggio su Roglic e Almeida e questi ultimi due non dovranno controllare. Insomma è arrivato il momento di capire chi ne ha di più. E se i valori sono molto simili, tutto si giocherà all’ultimo appuntamento prima di Roma.
Il percorso della diciannovesima tappa
In questa diciannovesima tappa il gruppo sarà chiamato a poco meno di 100 km molto impegnati. Se la partenza da Longarone è pianeggiante, successivamente di seguito dovranno essere superati i Passi di Campolongo e Valparola. Ma la parte più complicata arriva sicuramente nel finale con il Giau, le Tre Croci e le Tre Cime di Lavaredo.
Insomma una frazione che metterà a dura prova i corridori. E qui finalmente lo possiamo dire: si vince o si perde il Giro. Esiste la possibilità di rinviare tutto alla cronometro di sabato, ma si tratta di una ipotesi remota anche perché nessuno ha intenzione di arrivare con un vantaggio minimo e vedere sfuggire la Maglia Rosa proprio alla vigilia della frazione romana.
I favoriti
Ancora una volta si potrebbe assistere ad una doppia corsa, ma la classifica è corta e per Roglic e Almeida ogni secondo di abbuono potrebbe essere fondamentale per provare a mettere pressione a Thomas. Discorso diverso, invece, per il gallese, che proverà a lasciare andare via la fuga per togliere eventuali possibilità di recuperare di più in caso di qualche difficoltà.
Ritornando ai favoriti, la tappa di Val di Zoldo ha dimostrato un Roglic e Thomas in condizione e Almeida leggermente in difficoltà. Ma tutto può cambiare da un giorno all’altro. Massima attenzione anche a Pinot, che sta molto bene e a Paret-Paintre e Barguil, entrambi in grado di provarci da lontano. Per gli italiani il più in forma sembra essere Zana, ma potrebbe tentare anche Fortunato con una fuga.