Dopo il caos di ieri, la quattordicesima tappa del Giro d’Italia sembra essere adattissima alle fughe. Attenzione comunque ai velocisti.
Dopo il caos di ieri, al Giro d’Italia si prosegue e ci avvicina alla conclusione di una seconda settimana molto complicata. Fuga o volata? E’ questo il grande dubbio della quattordicesima tappa. La frazione sprint di ieri potrebbe da un lato portare il gruppo a lasciare spazio ai tentativi da lontano, dall’altro, ci sono più di 100 km pianeggianti e questo potrebbe consentire alle squadre dei velocisti di rientrare e dare il loro apporto a mantenere sotto controllo la fuga.
Una cosa è certa: i big questa volta lasceranno fare. Il terreno non è assolutamente per loro e quindi possiamo assistere alla solita frazione che si accenderà nel finale. Naturalmente attenzione al maltempo e al nervosismo, che ormai da tempo si registra in gruppo e che è destinato naturalmente a creare non pochi problemi.
Il percorso della quattordicesima tappa
Sono 193 i chilometri in programma da Sierre a Cassano Magnago. L’unico ostacolo di giornata è il Passo del Sempione, una salita di prima categoria lunga oltre 20 km con pendenze dure soprattutto nella prima parte quando si arriverà anche al 14%. Per il resto si proseguirà intorno al 6% e per questo motivo sembra essere difficile ipotizzare una grande selezione in gruppo considerando anche che siamo ad oltre 100 km al traguardo.
Subito dopo il GPM, la lunga discesa e poi un percorso totalmente pianeggiante che dovrebbe dare la possibilità ai velocisti di rientrare. Naturalmente i calcoli dovranno essere fatti al secondo perché la fuga andrà a tutta per arrivare fino al traguardo. Occhio al meteo, che resta forse il primo nemico dei corridori.
I favoriti
Il ritiro di Pedersen toglie a Milan forse il principale rivale per la Maglia Ciclamino. L’italiano, comunque, resta il grande favorito per questa frazione con Matthews e Cavedish i principali rivali. Sta dimostrando di essere in crescita anche Dainese e per questo motivo è tra quelli che possono ambire alla vittoria.
Fari puntati anche su Albanese, sempre alla ricerca del suo primo squillo a questo Giro d’Italia. Vedremo se magari ci sarà qualche sorpresa considerando che siamo ormai alla conclusione della seconda settimana e la stanchezza inizia a farsi sentire e quindi non è detto che alla fine i pronostici saranno rispettati.