Dopo il giorno di riposo, il Giro d’Italia è pronto a partire per l’ultima settimana e lo si fa subito con una frazione destinata a stravolgere la classifica.
Ora i big non si possono più nascondere. La resa dei conti è arrivata e già la sedicesima tappa potrebbe dire molto in chiave classifica generale. Sono cinque le salite in programma tutte impegnative, ma il Monte Bordone si candida ad essere decisivo.
Thomas, Roglic e Almeida questa volta dovranno darsi battaglia tra di loro e non è da escludere che alla fine si lasci andare la fuga per giocarsi la Maglia Rosa senza abbuoni. Un rischio considerando che stiamo parlando di una classifica davvero corta e quindi c’è la possibilità di non riuscire a vincere il Giro per davvero poco tempo.
Il percorso della sedicesima tappa
La sedicesima tappa ha in previsione 203 km da Sabbio Chiese a Monte Bondone. Una frazione molto impegnativa e che difficilmente lascerà molto spazio alla fuga. E’ anche vero che, come detto in precedenza, i big potrebbero decidere di far andare in porto il tentativo e poi giocarsi la Maglia Rosa tra di loro nelle retrovie. Ma in questo momento la classifica è molto corta e magari corridori come Pinot e Caruso proveranno a tenere la tappa chiusa per poi giocarsi la vittoria.
Ritornando al percorso sono cinque le salite in programma. Il Passo di Santa Barbara e di Bordala presentano pendenze medie tra il 7% e l’8%. Il Matassone e il Serrada, invece, si fermano intorno al 5%. A concludere il Monte Bondone, che ha una pendenza al 6,8%, ma si arriva anche al 15%.
I favoriti
Come detto in precedenza, c’è la possibilità che la fuga arrivi al traguardo, ma difficilmente i big si lasceranno scappare questa occasione. Gli ultimi chilometri sembrano essere adattissimi a Roglic, sicuramente più veloce di Almeida e Thomas, ma resta da capire se ci sarà arrivo in gruppo ristretto oppure no. Fari punti anche su Pinot e Caruso.
In caso di fuga da lontano, massima attenzione a gente come Barguil, Fortunato, che sa come difendersi in salita. Insomma, una frazione destinata a vivere nell’incertezza almeno fino all’ultimo chilometro.