Giuntoli sulle orme dei grandi: quando per ricostruire servono idee…

Ricostruire e cominciare un nuovo ciclo. Questo il compito di Cristiano Giuntoli alla Juventus, per farlo serviranno competenza e visione, quelle che il dirigente ha dimostrato di avere a Carpi e Napoli. E come lui anche altri nel passato…

Non è un compito semplice quello che attende Cristiano Giuntoli alla Juventus, ora che il suo passaggio in bianconero è anche ufficiale.

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Cristiano Giuntoli (Foto LaPresse) Notizie.top

Il dirigente, ormai ex Napoli, dovrà fare i conti con diverse questioni urgenti. Creare una squadra competitiva per la prossima stagione, una squadra che possa finalmente tornare a competere per i vertici in Serie A. Ma occhio al bilancio che, senza Champions, andrà ulteriormente in perdita, complicando concretamente i progetti di rafforzamento. Bisognerà insomma fare di necessità virtù e cogliere occasioni, mettendo anche in conto una cessione eccellente con Vlahovic e Chiesa che continuano a essere gli indiziati principali. Giuntoli però è uomo di calcio e a questo s’affida la Juventus per progettare la ricostruzione dopo anni complicatissimi tra vicende di campo e soprattutto extra-campo. La storia del calcio italiano, comunque, è ricca di storie di dirigenti arrivati in una piazza e capaci di risollevarla dopo anni complicati. Pensiamo ad Adriano Galliani che, scelto da Silvio Berlusconi per far grande il Milan, riuscì pienamente nell’impresa, insieme ad Ariedo Braida.

Giuntoli e non solo, quando la competenza fa la differenza

Il Milan riuscì a mettere in bacheca 29 trofei in 31 anni, grazie a calciatori fantastici come Van Basten, Gullit, Rijkaard, Shevchenko, Kakà, Seedorf, Pirlo. Tutte intuizioni del duo Galliani-Braida. Tornando nel mondo Juve, invece, un esempio piuttosto recente è quello di Beppe Marotta che arrivò dalla Sampdoria nel 2010 e trovò macerie, ma in breve tempo riportò la Signora ai vertici, iniziando quel ciclo clamoroso di nove Scudetti consecutivi, corredati anche da due finali di Champions League. Il dirigente lombardo, però, nel 2018 lascia la Juve e sceglie l’Inter, altro club che cerca di tornare a vincere dopo anni d’attesa. Marotta sceglie Conte in panchina, con cui aveva già vinto nella Torino bianconera e in due anni torna lo Scudetto che mancava da undici anni nella Milano nerazzurra.

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Tornando indietro nel tempo, invece, sempre in casa Inter rimane storica la figura di Italo Allodi, l’architetto della grande Inter di Angelo Moratti e poi artefice anche del primo Scudetto del Napoli nel 1987. Napoli tornato tricolore proprio con Giuntoli. Un’impresa che rimarrà nella storia.