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Spettacolo

Gli Emmy Awards rinviati a causa dello sciopero degli attori

Gli Emmy Awards sono stati rinviati a causa dello sciopero degli attori e degli sceneggiatori, che non parteciperebbero alla cerimonia.

Programmi televisivi congelati, produzioni in crisi e, adesso, anche uno degli eventi più importanti del panorama dello spettacolo rinviato… Lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori, pare aver realmente scosso Hollywood, che adesso trema, in vista degli appuntamenti più vicini, a dir poco a rischio.

Emmy Awards – Notizie.top

Secondo quanto riportato da “Variety”, gli sponsor degli Emmy, evento esclusivo di Fox, sono stati informati della cancellazione della cerimonia, precedentemente prevista per il 18 Settembre 2023.

No divi, no party

L’assenza di stelle sul tappeto rosso e sul palco, avrebbe sicuramente causato una drastica decrescita degli ascolti, che ha definitivamente spinto i vertici della Fox a cancellare temporaneamente l’evento. È la prima volta dal 2001 che questi premi, considerati gli “Oscar della televisione”, subiscono un rinvio. Quell’anno la cerimonia fu posticipata a causa delle stragi dell’11 settembre e, successivamente, a novembre, a seguito delle prime azioni militari in Afghanistan. Adesso, si vocifera che la cerimonia possa essere spostata a novembre o a gennaio 2024, a patto che ci sia un accordo tra le categorie e gli studi coinvolti, riguardo ai contratti fortemente contestati dalle categorie coinvolte. La votazione per i premi è ancora programmata per le prossime settimane, ma resta da vedere se si procederà con l’assegnazione dei premi.

Lo sciopero degli attori a Hollywood – Notizie.top

La Writers Guild of America – organo rappresentante di sceneggiatori e autori – e la Screen Actors Guild – il sindacato degli attori – stanno cercando di negoziare con l’associazione dei produttori cinematografici e televisivi, per raggiungere un accordo su alcune questioni primarie. Tra i temi più caldi, pare esserci senza dubbio quello dell’Intelligenza artificiale che, anche tra i professionisti dell’audiovisivo, continua a generare paure e insicurezze: la possibilità di produrre testi e riprodurre voci ed espressioni facciali degli attori, ha gettato nel panico i sindacati, che ora chiedono garanzie, nel tentativo di ostacolare un processo inevitabile. Piuttosto emblematico l’annuncio di Netflix, in cui si richiede un manager specifico per il tema dell’AI, con un compenso di ben 900mila dollari annui.

L’Intelligenza artificiale – Notizie.top –

Mentre le parti coinvolte sono ancora lontane da un accordo e il tempo stringe, c’è la possibilità che una sorpresa possa giungere nelle prossime settimane. Secondo quanto riferito da “Deadline”, il governatore della California Gavin Newsom potrebbe intervenire come mediatore. Il nome di Newsom si unisce a quello di altri potenziali intermediari circolati nei giorni scorsi, tra cui il sindaco di Los Angeles Karen Bass, Tom Cruise e il marito della vicepresidente Kamala Harris.

Leonardo Marcucci

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