Un medico si è visto svaligiare la sua macchina ma al ladro ha chiesto solo la restituzione degli appunti: il suo appello colpisce.
E’ una storia che ha dell’incredibile ma che purtroppo è davvero all’ordine del giorno, in particolare questa volta parliamo di Milano che pare essere diventata una città non troppo sicura.
La storia è quella capitata a Fabio Puccio, siciliano di Porto Empedocle e specializzando in Ginecologia e ostetricia in Bicocca al quale sono stati rubati, dalla sua auto il 31 agosto, importanti materiali universitari, oltre a borse, vestiti e portafogli.
Ebbene, la persona in questione dopo l’accaduto, ha deciso di fare un appello al ladro che lo ha derubato e su un palo presente su Corso Como ha praticamente appeso, dopo averlo stampato, un appello al ladro a cui ha chiesto di avere in restituzione almeno gli appunti del suo lavoro che erano presenti nella macchina.
Ladro ruba una macchina, il proprietario gli lancia l’appello
“Sono l’ex proprietario delle borse, dei vestiti e del portafogli che hai preso. Il libro quello grande, gli appunti universitari e i foglietti scritti a penna. A te probabilmente non serviranno a niente ma per me non averli è un grande disagio. Sono disposto a perdonarti e a darti una mano”. Sono queste le parole che Fabio che ha subito il furto ha scritto al ladro, e sempre nella sua intervista per il Corriere della Sera ha aggiunto: “Non è nella mia indole fare del male. Il ladro ha rubato in una Kia Rio sporca e ammaccata, forse vive una situazione di disagio”.
La cosa che maggiormente gli interessa sono degli appunti che lui aveva nella sua macchina e che per il suo lavoro sono davvero molto utili, proprio questo lo ha spinto a lanciare l’appello che spera davvero che venga preso in considerazione.
“Ho anche scritto quell’appello per il ladro e ho appeso varie copie nel quartiere che immagino sia la sua “zona di lavoro”. Mi auguro che mi contatti e mi ridia gli appunti. Gli lascerei, invece, tutto il resto. E poi vorrei capire il motivo del gesto: se è una bravata, se aveva bisogno di spicci o magari ha difficoltà economiche, sociali o psicologiche. Vorrei parlargli, offrirgli qualcosa da mangiare e nel mio piccolo cercare di dargli una mano, magari per trovare un lavoro” ha infine concluso, specificando di avere comunque sporto denuncia dopo essersi reso conto del furto.