Dmitry Medvedev torna a minacciare l’Ucraina e più in generale la comunità occidentale in un messaggio diffuso sul suo canale Telegram
Nei giorni del tentato golpe di Evgenij Prigozhin e di quella incredibile quanto surreale marcia su Mosca del battaglione Wagner, che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo intero, i riflettori erano accesi soltanto sui due antagonisti: Putin da una parte e Prigozhin dall’altra. Oggi, quando sembra tutto rientrato, torna a tuonare minacce anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia.
In un lungo articolo a Izvestia, Dmitry Medvedev afferma che la continua fornitura di armi occidentali a Kiev rischia di provocare una catastrofe nucleare globale e ricorda come queste armi siano già state utilizzate in battaglia quindi non sarebbe neanche la prima volta.
La crisi Russia-Ucraina non accenna a placarsi. Non sembrano in vista summit dove poter cominciare a intavolare qualsivoglia discorso di pace, anzi lo scontro si fa sempre più duro e non soltanto a parole. Il più che probabile ammutinamento del battaglione Wagner, la celebre unità di mercenari sempre fedele a Putin, sembra sia stato già dimenticato, anche se mancavano soltanto 200 chilometri per entrare con i carri armati nella Capitale russa. Della sorte di Evgenij Prigozhin abbiamo poche notizie, quello che appare è che comunque sia tornato il sereno sulla leadership assoluta di Vladimir Putin in Patria. Su tutta questa situazione è tornato a far sentire la sua voce e le sue minacce anche l’ex falco di Putin, Dmitry Medvedev, che sembra aver riguadagnato posizioni negli ultimi tempi anche nella considerazione del leader russo, soprattutto dopo il tentato golpe.
Dal febbraio 2022 ad oggi, quella di Medvedev è infatti diventata una delle figure anti occidentali più esplicite e minacciose della Russia, con tanto di frequenti menzioni di attacchi nucleari e previsioni di un collasso della civiltà occidentale. L’ultima è arrivata tramite un post su Telegram qualche giorno fa. ‘‘Noterò una cosa che i politici di ogni parte non amano ammettere: un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile’‘, questo ha scritto senza tanti giri di parole il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia. ‘‘Ci sono almeno due ragioni”, prosegue Medvedev. “Primo. Il mondo è impegnato in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi, perché i nostri avversari hanno deciso di sconfiggere la più grande potenza nucleare: la Russia. Sono, senza dubbio, degli idioti squattrinati, ma è proprio così”, citando la crisi dei missili di Cuba che, nel bel mezzo della Guerra Fredda, portò il mondo sull’orlo di una guerra nucleare. E ha chiuso il messaggio aggiungendo che “È piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate sapete bene da chi e dove, il che significa che non ci sono tabù”, riferendosi implicitamente agli Stati Uniti e all’utilizzo, nel 1945, delle due bombe atomiche statunitensi che colpirono Hiroshima e Nagasaki, in Giappone.
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