In linea generale è possibile guidare l’auto di un’altra persona, ma bisogna fare attenzione perchè la legge è cambiata e potrebbero arrivare guai
Il Codice della strada contiene una norma specifica che regola anche questo genere di situazioni, ma bisogna prestare la giusta attenzione nel momento in cui utilizziamo l’auto di un’altra persona perché potremmo incorrere in sanzioni anche molto pesanti.
Il codice della strada è un insieme di norme emanate che disciplina e regola la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Nell’arco degli anni è stato necessario modificarlo e aggiornarlo più volte al fine di adeguarlo sia alle normative europee sia a quelle che sono le nuove esigenze relative alla circolazione stradale nelle nuove società.
Guidare la macchina di un altro
Sarà sicuramente successo a ognuno di noi di guidare per un periodo più o meno lungo l’auto intestata a un altro. Da quella di un genitore all’auto della propria moglie o del proprio marito, fino a quella prestata da un amico perchè la nostra è magari dal meccanico per la manutenzione. Una situazione apparentemente banale alla quale non abbiamo mai posto la giusta attenzione, ma che potrebbe nascondere, in determinati casi, insidie burocratiche anche abbastanza serie. In linea generale, infatti, è possibile guidare l’auto di un’altra persona, in caso di necessità non sono previste multe o sanzioni varie, ma non dovrà essere in maniera continuativa, quindi non oltre i trenta giorni consecutivi.
Il nome è scritto sulla Carta di circolazione
Ogni macchina è iscritta a un registro pubblico che è il pubblico registro automobilistico, appunto, che contiene tutte le informazioni riguardanti i veicoli che circolano nel nostro paese e i relativi proprietari. Questo serve per avere chiarezza su chi sia in possesso effettivamente di un’auto. Sul documento che conserviamo, la carta di circolazione, infatti è indicato molto chiaramente chi sia il proprietario dell’auto e cioè quello registrato sul database pubblico. Il Codice della strada non vieta l’utilizzo da parte di una persona che sia diversa dal proprietario di un mezzo registrato regolarmente nel nostro paese, ma la legge però chiede, in caso di uso continuativo per oltre i 30 giorni della vettura, il cambio di nominativo sulla carta di circolazione, aggiungendo anche il nuovo nome, altrimenti la multa può arrivare anche a 3500 euro.
Questo perchè in caso di incidenti la responsabilità sarebbe sia vostra che della persona a cui è intestata l’auto. In caso di assicurazione, il proprietario dell’auto è tutelato, ma subirà comunque un aumento della classe di merito. E se l’incidente è stato causato da un’altra persona, quindi da un altro veicolo, il proprietario dell’auto che state guidando verrà risarcito dall’assicurazione.