25Ha battuto il record di gol in Premier League, ha portato il City al titolo e ora sogna di condurlo a in incredibile treble con Manchester United e Inter nel mirino. Erling Haaland, però, ha anche un’altra impresa in agenda…
Idolo, leggenda, forse anche di più. Si sprecano gli appellativi per Haaland nella parte blu di Manchester. Del resto, l’impatto con il mondo City è stato clamoroso.
Erling Haaland 36 gol in Premier, 52 in stagione, non poteva presentarsi meglio. Una macchina da gol inarrestabile, un incubo vivente per gli avversari. Altro che necessità d’adattamento, bisogno di tempo per abituarsi a una nuova realtà. Pronti via e Haaland ha cancellato ogni record in Premier, segnando più di ogni altro calciatore in una singola stagione, mettendo da parte il precedente primato di Andy Cole e Alan Shearer che s’erano fermati a quota 34 centri in un campionato. Haaland è arrivato a 36, con la reale possibilità d’incrementare questo bottino nelle ultime due giornate. Ma è evidente che l’obiettivo del gigante norvegese sia quello di incidere nelle due finali che attendono il City: quella di Fa Cup contro il Man United e quella di Champions League – una settimana dopo – contro l’Inter. È lì che Haaland vuole lasciare il segno per entrare ancor di più nella leggenda del club.
Ma attenzione, perché nell’agenda di Erling c’è anche un’altra impresa da compiere. Un’impresa che sarebbe davvero storica e unirebbe due mondi spesso vicini come calcio e musica: rimettere insieme gli Oasis. Come è noto, Noel e Liam Gallagher, anime della band che ha segnato gli anni ’90, sono grandissimi tifosi del City. E lo sono da sempre, non hanno mai nascosto la loro fede, nemmeno quando i Citizens navigavano nelle acque torbide delle serie minori e lo United dominava in Inghilterra e in Europa. Haaland, fan della band, vorrebbe provare a fare da mediatore tra i due litigiosi fratelli. Durante un’intervista a Viaplay, gli è stato chiesto se fosse disposto a fare da paciere tra Liam e Noel: “Certo, perché no. Forse hanno bisogno di un mediatore norvegese. Posso esserlo, il che non significa che lo sarò, ma se vogliono…”.
Magari regalando ai Gallagher l’immensa gioia della vittoria in Champions League, un trofeo che il City non ha mai vinto nella sua storia. Con un gol in finale e coppa alzata al cielo, potrebbero dire no a una reunion chiesta da Haaland?
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