L’ultimo concerto tenuto alla RCF Arena di Reggio Emilia, davanti a oltre centomila fan in delirio, ha chiuso una tournee trionfale che si è distinta anche per alcune azioni umanitarie
Il terzo album del cantante inglese “Harry’s house” è risultato un incredibile successo commerciale e di critica, certificato dal doppio disco di platino per l’Italia, gli è valso sei nomination ai Grammy’s Award, e lo ha portato a vincere il prestigioso “Album of the Year” e “Best Pop Vocal Album”. Il disco ha anche registrato il maggior numero di vendite in una settimana di un artista solista maschile britannico, da quando Nielsen Music ha iniziato a tracciare le vendite elettronicamente nel 1991.
Si è concluso davanti a oltre 100.000 persone, con una spettacolare performance alla RCF Arena di Reggio Emilia, meglio conosciuta come Campovolo, lo scorso 22 luglio, il tour dei record di Harry Styles “love on tour”. Una tournee lunga ben due anni e composta da 173 eventi live in 5 continenti.
Il meritato riposo dopo una tournee incredibile
Tutto era cominciato il 4 settembre 2021 in Nord America, precisamente a New York con la bellezza di 20 consecutivi concerti sold out al Madison Squadre Garden, proseguiti per due anni consecutivi di stadi e palazzetti sempre rigorosamente esauriti, come le sei serate consecutive da centomila spettori a Wembley, a Londra. Il “Love on tour” di Harry Styles verrà ricordato a lungo tra gli appassionati del cantante britannico, ma soprattutto tra gli amanti della buona musica e dei concerti live. 173 concerti per un giro del mondo durato due anni con più di 5 milioni di spettatori che a ogni evento facevano registrare il tutto esaurito all’ex One Direction e alla sua band. Una macchina musicale perfettamente oliata che ha regalato sempre uno spettacolo da ricordare. Pauli Lovejoy, Sarah Jones, Mitch Rowland, Madi Diaz, Elin Sandberg, Ariza, Yaffra, Parris Fleming, Kailah Vandever, Lorren Chiodo e Laura Bibbs, questi i compagni di una straordinaria avventura, preziosi per rafforzare ancora di più lo status di Harry Styles come di uno degli artisti più importanti e influenti della sua generazione.
Un aiuto per molte associazioni
Il “Love on Tour” di Harry Styles non solo è stato un successo planetario, ma anche un grande evento benefico. La celebre pop star non ha mai fatto mancare il suo appoggio alla comunità comunità Lgbt, tanto da venire spesso definito una vera e propria icona gay. Grazie ai proventi derivati dall’enorme successo del tour, l’artista ha donato 6,5 milioni di dollari a una trentina di enti e associazioni di beneficenza che spaziano dai temi ambientali alle cause umanitarie, senza dimenticare le realtà in sostegno dei fragili ed emarginati. Le donazioni questa volta hanno riguardato diverse associazioni, tra queste maggiore sostegno è andato a “Planned Parenthood”, una realtà americana che si batte in favore della legislazione abortista, dell’educazione sessuale, dell’accesso a certi servizi medici anche contrastando la libertà all’obiezione di coscienza. La “Choose Love” un’associazione che si occupa di rifugiati, la “Physicians for Reproductive Health”, e la “Rebuild Foundation”, l’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla trasformazione e alla riqualificazione di edifici e quartieri nel South Side di Chicago.