Davvero i cellulari ci possono anche spiare, pare proprio che una app in particolare sarebbe meglio disinstallarla.
Insomma, si tratta di un allarme generale che non va davvero sottovalutato, ad averlo rivelato è stata una società di cybersicurezza che ha fatto sapere come una popolare applicazione per la registrazione dello schermo Android, dopo avere accumulato molti download sull’app store di Google, ha successivamente iniziato a spiare i suoi utenti, anche rubando le registrazioni del microfono e altri documenti dal telefono dell’utente.
Ma non finisce qua, alla stessa conclusione è arrivata anche una ricerca condotta da ESET, che ha anche introdotto il codice dannoso come aggiornamento dell’app quasi un anno dopo essere stata inserita per la prima volta nell’elenco di Google Play: “Il codice consentiva all’applicazione di caricare furtivamente un minuto di audio ambientale dal microfono del dispositivo ogni 15 minuti, nonché di esfiltrare documenti, pagine web e file multimediali dal telefono dell’utente” questo ritiene ESET.
Al momento l’applicazione non è presente nell’elenco di Google Play ma nel caso in cui dovesse essere tra le applicazioni che avete già installato sul dispositivo, la cosa migliore da fare è quella di eliminarla.
Insomma non ci sono davvero dubbi, una app che fino a poco tempo fa era presente sul nostro Google Play ci spia e quindi nel caso in cui aveste già provveduto a scaricarla, sarebbe davvero il caso di procedere con la sua eliminazione.
“ESET chiama il codice maligno AhRat, una versione personalizzata di un trojan di accesso remoto open source chiamato AhMyth. I trojan di accesso remoto (o RAT) sfruttano un ampio accesso al dispositivo della vittima e possono spesso includere il controllo remoto, ma funzionano anche in modo simile a spyware e stalkerware” questo riporta Money.it che ha anche sottolineato il lavoro di Lukas Stefanko, ovvero un ricercatore di sicurezza di ESET che dopo avere scoperto il malware, ha dichiarato in un post sul blog: “che l’app iRecorder non conteneva alcuna funzione dannosa quando è stata lanciata per la prima volta nel settembre 2021”.
Insomma si tratta di un vero pericolo, si considera infatti fondamentale sempre il rispetto della propria privacy sotto tutti i punti di vista e in primo luogo quando si ha a che fare con la tecnologia, di cui ormai tutti i giorni, non possiamo farne a meno.
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